Il mondo dell’architettura è costantemente in movimento, anche in periodi di crisi come vedremo in alcuni casi di edifici di cui parleremo in questo articolo, quindi oggi in virtù di questa verità vogliamo parlarvi di grattacieli accennando anche ai luoghi che li ospitano
Burj Khalifa-Dubai:
Il grattacielo più alto del mondo è stato superato di recente da un architettura che si prevede conclusa nel 2018, ma di questa parleremo in seguito adesso ci concentriamo su quello che deteneva il primato mondiale il Burj Khalifa a Dubai, la sua altezza complessiva è di 830 metri e viene chiamata la Torre del Califfo prendendo il nome dall’emiro di Dubai. La costruzione del mega edificio è iniziata il 21 Settembre di undici anni fa e la sua struttura esterna è stata completata 5 anni dopo, nel 2009 e l’apertura al pubblico si è verificata nell’anno successivo. La struttura del Burj ha un nucleo centrale che emerge verso l’alto e culmina in una cuspide, un armonia strutturale che associata all’armonia del paesaggio naturale rappresenta una bellezza nella quale immergersi e rilassarsi, l’edificio ospita al suo ottavo livello delle sale riunioni, due piani invece sono dedicati all’Armani Hotel Dubai e sempre targati Armani sono gli appartamenti di lusso presenti dal nono al sedicesimo piano.
Dubai è un paese davvero molto bello e lo visiteremo attraverso alcuni dei suoi simboli che sono per la maggioranza dei casi strutture architettoniche, o almeno noi ci concentreremo su queste.
Oltre al Burj Khalifa Dubai viene considerata la patria dell’architettura moderna, favorita certamente dallo sviluppo degli Emirati ma anche da quello turistico visto che gli alberghi a Dubai sono tra i più belli dal punto di vista architettonico, ci viene in mente il Burj al Arab che è divenuto un simbolo con il suo Skyview Bar che si affaccia sul mare, o ancora l’Atlantis Hotel che possiede 1536 stanze ed un parco marino che detiene l’acquario più grande al mondo, un luogo da sogno nel quale ritrovare se stessi e “navigare” attraverso l’armonia delle forme che si stagliano in mezzo alla natura.
Il “Pirellone”-Milano:
Passiamo ora, anzi torniamo, in Italia e come non citare tra i grattacieli più famosi della nostra penisola il Grattacielo Pirelli o Palazzo Pirelli, conosciuto comunemente come il Pirellone, la sede della Regione Lombardia è un grattacielo certamente a paragone di altri non così alto ma che comunque resta un simbolo dell’Italia industriale, e che per 9 anni ha mantenuto il record di palazzo più alto d’Europa, esattamente dal 1958 al 1966, quest’edificio si innalza all’angolo sud-ovest della Piazza Duca D’Aosta luogo ove sorge la stazione centrale. L’Architettura di cristallo è stata nominata quella relativa all’esterno del palazzo che nella ripresa economica Post Bellica ospitava l’azienda Pirelli, forme che esaltano il concetto di armonia pur nella loro imponenza e nelle quali secondo l’architetto progettista, uno dei progettisti, Gio Ponti “tutto si consuma nel rigore dei volumi” e in effetti il Pirellone è rigoroso ma lucente, rigido ma luminoso, in sostanza mette in contrasto dei potenziali opposti creando un armonia architettonica di grande bellezza, la sua struttura ha un basamento pentagonale ed è nominata di cristallo per via delle sue sfaccettature fornite da una pianta a torre consistente in due poligoni speculari accostati che sono separati da una corridoio al centro che va via via affinandosi alle stremità creando quelle sfaccettature a “diamante incastonato nella parte interna, la struttura svetta per 127 metri da terra.
Grattacielo San Paolo-Torino:
Vicino alla Mole Antonelliana sorge il grattacielo Intesa San Paolo ideato dall’architetto Renzo Piano, quest’opera divide le persone in maniera netta, molto più di altri grattacieli italiani, europei e mondiali, abbiamo visto che l’armonia è il tratto distintivo del Burj Khalifa ad esempio, ecco nel caso del grattacielo di Torino le opinioni sono assai contrastanti. Le persone o lo amano o lo detestano è una di quelle opere che non riesce a trovare una maggioranza di opinione univoca a differenza di altre opere architettoniche, probabilmente perché spesso viene osservato accanto alla Mole Antonelliana e di conseguenza viene svolto un raffronto tra modernità e antichità che è fuorviante per giudicare il grattacielo in se per se.
Noi oggi vogliamo invece evitare di associare le due opere e concentrarci esclusivamente sul grattacielo. La sede della Banca Intesa è la prima costruzione a grattacielo realizzata nella città di Torino e già solamente per questo fattore volevamo menzionarla, il suo progetto nasce nel Novembre del 2007 e lo stabile viene realizzato a partire dal 2011 per terminare nell’anno in corso e inaugurarne l’apertura ad Aprile, ha un altezza complessiva di circa 170 metri, sei piani interrati e 38 fuori terra. Ha due funzioni una dedicata all’Istituto di Credito e l’altra a fruizione pubblica di questa seconda fa parte l’auditorium e il ristorante panoramico oltre alla serra che si trova nella parte alta dell’edificio. Sei colonne estremamente imponenti costruite in un mix di acciaio e calcestruzzo rappresentano la struttura portante dell’edificio oltre al core interno in cemento armato che non svolge solo un attività portante ma anche una di nucleo dei servizi, controvento strutturale e ascensori. Insomma se andiamo a ben guardare questi elementi ci rendiamo conto che il miglior modo di prenderne visione è quello di considerarla un architettura innovativa e attenta al bio.
La patria dei grattacieli, New York:
Quando parliamo di grattacieli non è possibile non citare la città che ne ha fatto un simbolo universale consvariate di queste strutture, New York è questa città e tra questi vogliamo riportarvene tre che sono simbolo nel simbolo.
Cominciano dal Rockefeller center, i cui progettisti sono Reinhard e Hofmeister, il committente Rockefeller Junior e la sua cronologia di edificazione la seguente: dal 1928 al 1934 si è sviluppata la progettazione dell’area principale dal ’31 al ’39 la costruzione, successivamente dal ’57 al 74 si sono aggiunti altri edifici. Vi ricordate la foto simbolo che ritraeva 11 operai su un pilastro in metallo intenti a pranzare datata 1932? Ecco quella foto storica è quella degli operai proprio del Rockefeller center! L’esigenza degli anni nei quali fu edificato questo e altri grattacieli famosi oggi era quella di toccare idealmente il cielo dopo il crollo della Borsa del 1929, un idea di grandezza rivelata e tipica del volere di una ripresa.
Poi non si posso non menzionare le Torri Gemelle (Twin Towers) facenti parte del complesso formato da sette edifici del World Trade Center, erano proprio le due torri ad aver reso famoso il complesso per lo più disegnato dall’architetto Minoru Yamasaki e dall’ingegnere Leslie Robertson. L’idea di costruire il complesso venne ad un associazione presieduta da David Rockefeller nel 1960, le Twin Towers, le due più alte del complesso denominate WTC1 e WTC2, furono inaugurate il 4 Aprile del 1973 ed avevano 110 piano ciascuno e come sappiamo assieme all’attentato fu demolito successivamente l’intero complesso. Le Torri Gemelle sono state scenario di diverse ambientazioni cinematografiche la più storica delle pellicole è King Kong, ma anche film come Mamma ho perso l’Aereo mi sono smarrito a New York hanno immortalato le Twin Tower, quindi se pur colpite e oggi inesistenti sono state impressionate dal cinema.
Per concludere vogliamo parlarvi di un altro grattacielo, in questo caso di una costruzione recente, aperto a tutti gli effetti da pochissimo tempo, grattacielo che prende il nome dalla via dove sorge, 432 Park Avenue, la sua struttura ha conquistato il terzo posto tra i grattacieli più alti di New York dopo il One World Trade Center e l’Empire State Building, la sua altezza complessiva è di 426 metri, l’architetto è l’uruguaiano Rafael Viñoly ed è destinato ad un uso residenziale, la costruzione è avvenuta dal 2011 al 2015 concludendosi ad Aprile di quest’anno. La figura slanciata del grattacielo dipende dalla sua sezione di base quadrata e questo aspetto è davvero interessante per i suoi 96 piani e per ammirarlo dall’esterno.
Concludiamo con questa novità architettonica il nostro articolo dedicato a coloro che amano l’architettura e hanno piacere a comprenderla ed ammirarla.
Erika