Snøhetta è uno studio di architettura famoso internazionale che opera nel settore dell’architettura, dell’architettura del paesaggio e dell’interior design. Continua a leggere per scoprire tutti i segreti di questi architetti scandinavi.
Vedi: San Francisco
Snøhetta biografia
Lo studio Snøhetta viene fondato nel 1989 a Oslo da un gruppo di professionisti formato da Craig Dykers, Christoph Kapeller e Kjetil Trædal Thorsen. Ai fondatori si aggiungono anche Robert Greenwood, Ole Gustavsen, Tarald Lundevall e l’architetto paesaggista Jenny Osuldsen. Il nome dello studio è lo stesso della montagna più alta del Dovrefjell ed ha una valenza simbolica. La montagna infatti rappresenta una forma estremamente complessa e riassume appieno tutto il concetto di approccio all’architettura. Snøhetta infatti punta a lavorare non tanto su oggetti ma piuttosto su ambienti. Oggi lo studio con sede a Oslo e New York conta oltre cento collaboratori.
Snøhetta opere
Lo studio Snøhetta si focalizza sull’etica, sui problemi di deterioramento delle strutture e sullo sviluppo sostenibile, mantenendo il tutto in completa armonia, in modo da creare progetti che si adattino in tutto e per tutto alla cultura, al clima e al sistema ecologico nel quale andranno ad integrarsi. Vediamo alcune delle opere più interessanti.
Funivia – Bolzano (in corso)
Lo studio norvegese Snøhetta si è aggiudicato il concorso di idee a inviti per la realizzazione della nuova funivia del Virgolo di Bolzano. Si è imposto su altri due grandi nomi del panorama architettonico internazionale: lo studio Zaha Hadid Architects, già progettista della funicolare di Innsbruck, e Coop Himmelb(l)au. La funivia del Virgolo, aperta nel 1907, costituì il collegamento tra la città e la sua collina fino alla seconda guerra mondiale, quando i bombardamenti la danneggiarono gravemente e la misero in disuso. Il collegamento venne ripristinato nel 1957 con un nuovo intervento, una funicolare, dismessa definitivamente nel 1976.
L’idea progettuale elaborata da Snøhetta si imposta sulla costruzione di due grandi anelli, uno a monte e uno a valle, collegati da una funivia che potrebbe essere il primo tratto di un prolungamento fino al Colle.
Posiziona la partenza in piazza Walther e all’arrivo colloca un ristorante, un bar e sale polifunzionali, oltre a uno specchio d’acqua, l’infinity pool.
Grand Opera House – Shanghai (in corso)
Lo studio Snøhetta si è aggiudicato il concorso per la realizzazione della nuova opera house di Shanghai. L’edificio è pensato per essere un luogo pubblico, aperto e in armonia con il paesaggio circostante. Il tetto è caratterizzato dalla presenza di una scala a spirale che, attraverso movimenti radiali, arriva fino al terreno.
Il tetto non è solo un elemento di passaggio per le persone, ma anche un ulteriore palcoscenico per eventi e incontri, aperto 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno.
Il movimento a spirale continua per tutto il teatro. La spirale si trova nel foyer, nelle sale e nei tre auditorium – uno da 2.000 posti con soluzioni tecniche e acustiche all’avanguardia, un secondo da 1.200 posti a sedere, e un terzo per 1.000 persone con posti flessibili, per la messa in scena di spettacoli sperimentali.
Under – Lindesnes (2019)
Ecco un progetto fuori dagli schemi. Il 20 marzo 2019 nella cittadina di Lindesnes in Noervegia, ha aperto i battenti il ristorante Under. Come è facile intuire dal nome, l’edificio offre l’esperienza unica di cenare sotto il livello del mare.
Il ristorante è stato costruito nel punto più a Sud della costa norvegese, un importante punto di confluenza delle correnti marine. Una scelta dettata dal fatto che non si tratta di un semplice ristorante ma Under diventerà anche un centro di ricerca sulla fauna selvatica marina e sulla costa rocciosa della Norvegia. L’area prescelta è infatti un sito con abbondante biodiversità marina e noto per il cambio repentino delle sue condizioni meteorologiche, da calmo a tempestoso, anche più volte nel corso della giornata.
L’edificio ha uno spesso e rugoso guscio in calcestruzzo che potrà accogliere piccoli molluschi e alghe per diventare con il tempo una costa rocciosa artificiale. La costruzione è un monolite lungo 34 metri che poggia direttamente sul fondale marino in modo da essere sommerso per cinque metri di altezza sotto il livello dell’acqua. Come un grandissimo periscopio puntato sul fondo del mare per permetterne l’osservazione nel corso del tempo e con il mutare delle stagioni. Le pareti in calcestruzzo dell’edificio, spesse cinquanta cm, sono state progettate per resistere alla pressione dell’acqua e alle eventuali condizioni avverse del mare. La costruzione è iniziata su una chiatta, una volta completata la struttura con gli infissi è stata immersa in acqua e quindi sommersa progressivamente con un affondamento controllato. Una volta ancorata al fondale, si è provveduto a drenare l’acqua per poter completare i lavori negli interni.
Polestar Production Facility – Chengdu (2019)
Snøhetta ha progettato un nuovo impianto di produzione di auto elettriche ad alte prestazioni, Polestar. Situato a Chengdu, in Cina, l’edificio è una struttura di produzione e un punto di contatto per clienti e visitatori. L’obiettivo del design è stato quello di creare una struttura produttiva che fosse luminosa, spaziosa e aperta a tutti.
L’edificio è costruito attorno a soluzioni eco compatibili, offrendo grandi spazi esterni e consentendo l’ingresso di una generosa quantità di luce naturale. Al centro dell’edificio si trova un atrio vetrato che collega visivamente i diversi spazi, fungendo da cortile comune con l’obiettivo di riunire tutti i dipendenti sotto lo stesso tetto. La volontà di una maggiore collaborazione è ulteriormente enfatizzata da un giardino frontale comune, creando spazi esterni condivisi.
L’edificio è caratterizzato da una forma curva. La curva come elemento agisce come un gesto strutturante, creando associazioni al movimento e alle dinamiche dell’industria automobilistica e delle corse automobilistiche, legando insieme il paesaggio e l’edificio. L’edificio si curva dal volume della fabbrica principale per creare aree per uffici, mense e un centro visitatori. In verticale, la facciata curva si alza per accentuare gli ingressi dell’edificio.
Nuova biblioteca centrale – Calgary (2018)
Per sostituire la struttura originale della biblioteca centrale di Calgary, in Canada, lo studio Snøhetta, in collaborazione con i canadesi DIALOG, ha progettato un nuovo edificio fortemente rappresentativo dell’impegno della città verso la cultura e la sua diffusione come veicolo di progresso sociale.
In linea con la più recente concezione della biblioteca come centro di valore civico, la sede di Calgary è lo specchio dei suoi utenti, riuscendo ad offrire spazi molto diversi tra loro, in cui ognuno, può trovare la propria dimensione. In questo spazio ognuno può trascorrere del tempo senza sentirsi estraneo allo spazio e alla comunità.
Per ottenere questo grande obiettivo la prima cosa di cui occuparsi era la posizione della sede all’interno della realtà urbana. L’edificio si sviluppa su quattro livelli (più un mezzanino). Al piano terra l’edificio si apre per far passare la linea della metropolitana, mentre al secondo livello forma un arco con intradosso in legno (un guscio a doppio strato con assi di cedro rosso occidentale della vicina Columbia Britannica). Questo spazio apre una grande piazza sottostante, in cui si trova l’ingresso principale.
Collegata sia alla 8a Ave verso est che alla 31 St che costeggia l’edificio a ovest, la biblioteca è di fatto un centro urbano coperto, uno snodo pedonale che ricuce il dialogo tra le due aree cittadine, il centro e l’Est. Pendii e terrazzamenti, ispirati alle montagne circostanti la città, innalzano l’edificio il cui aspetto decostruito ne ha già fatto un indiscusso landmark urbano. Anche l’interno è ispirato al paesaggio. Una struttura in cemento a vista con i piani rivestiti in legno e appoggiati su una sequenza di pilastri nudi che si ispira alla stoà, il colonnato a cielo aperto tipico dell’architettura greca che fungeva anche da spazio di aggregazione e scambio intellettuale.
KMD Università di Bergen – Bergen (2017)
Il nuovo edificio KMD per l’università di Bergen, in Norvegia, ha subito una fusione storica, riunendo gli edifici della facoltà precedentemente sparsi sotto lo stesso tetto. Questa nuova facoltà interdisciplinare di 14.800 metri quadrati è ora il secondo più grande edificio culturale a Bergen. L’edificio è organizzato su due assi, uno interno, dedicato a studenti e personale, e uno esterno, aperto al pubblico.
Sotto il tetto del KMD, questi assi si incrociano nella project hall di 1.300 metri quadri. È qui, nella zona di transizione tra il pubblico e la sfera privata della scuola, che l’edificio offre l’opportunità a studenti, professori e visitatori di confrontarsi.
L’edificio progettato da Snøhetta è incentrato su materiali che resistono al clima piovoso della costa occidentale norvegese e ad un alto grado di utilizzo, usura e strappo. Vengono utilizzati materiali consolidati come pavimenti in blocchi di legno di pino, impiallacciatura di betulla, alluminio grezzo, acciaio grezzo e cemento.
The International Centre for Cave Art – Montignac (2016)
Il nuovo International Centre for Cave Art (Centre International d’Art Parietal) di Montignac, accoglie i visitatori in un’esperienza educativa immersiva delle pitture rupestri preistoriche di Lascaux.
Conosciuta dagli archeologi come la “Cappella Sistina della Preistoria” per il loro significato spirituale e storico, i dipinti risalenti a 20.000 anni fa sono tra i migliori esempi noti di arte del Paleolitico. Il design di Snøhetta concepisce il nuovo museo come un bel taglio nel paesaggio, invitando i visitatori in un curioso mondo di preistoria. La visita parte dalla hall, dove i visitatori salgono fino al belvedere sul tetto. Da qui possono godere di una magnifica vista panoramica su Montignac e sulla valle del Vézère.
Da questo punto scendono un lieve pendio verso il facsimile della grotta, che segue l’inclinazione del tetto verso il bordo della foresta fino a raggiungere l’ingresso della replica. Il percorso tortuoso attraverso il paesaggio crea un’esperienza simile a quella dei primi scopritori della grotta nel 1940. All’uscita i visitatori arrivano in uno spazio di transizione noto come Giardino delle caverne. Questo patio offre l’opportunità di riadattarsi al contesto esterno dopo l’intensa esperienza viscerale ed emotiva della caverna.
Norwegian Wild Reindeer Pavilion -Hjerkinn (2011)
Il padiglione del Norwegian Wild Reindeer Center si trova a Hjerkinn, alla periferia del Parco Nazionale Dovrefjell, con vista sul monte Snøhetta. L’edificio di 90 metri quadrati è aperto al pubblico e funge da padiglione di osservazione per i programmi educativi della Wild Reindeer Foundation.
Un sentiero escursionistico di 1,5 km conduce i visitatori in questo spettacolare sito che domina le montagne.
Il design dell’edificio si basa sul contrasto tra due concetti: un guscio esterno rigido e un nucleo interno morbido e organico. Il nucleo di legno ha la forma di una roccia o di un ghiaccio che è stato eroso da forze naturali come il vento e l’acqua corrente, ed è collocato all’interno di una cornice rettangolare di acciaio grezzo e vetro.
Norwegian National Opera and Ballet – Oslo (2008)
La nuova Opera House di Oslo realizzata da Snøhetta è una costruzione di notevole interesse per la singolarità dell’obiettivo che si pone, che è quello di cercare un punto d’interconnessione tra l’identità formale del progetto e quella del paesaggio.
Il teatro dell’Opera di Oslo sorge sull’area del porto, con un tetto bianco inclinato che sembra emergere dal mare. Tale struttura invita i suoi visitatori a raggiungerne la cima e ad ammirare il panorama della città e del suo fiordo durante tutto l’anno. Grandi finestre a livello della strada permettono al pubblico di assistere a scorci di prove e attività di laboratorio artistico.
Il materiale utilizzato per gli interni dell’edificio è sopratutto la quercia, e la sala principale è a forma di ferro di cavallo, che ricorda i teatri classici del passato.
Biblioteca Alexandrina – Alessandria d’Egitto (2001)
La Bibliotheca Alexandrina è costruita su un magnifico sito accanto all’antico porto di Alessandria nel centro storico della città. La biblioteca di 11 piani può contenere fino a 4 milioni di volumi di libri. Ma non è tutto. La capienza della biblioteca può arrivare fino a 8 milioni mediante l’uso di archiviazione compatta. Oltre alle strutture della biblioteca, l’edificio contiene anche altre funzioni culturali ed educative tra cui un planetario, numerosi musei e una scuola di informatica.
Caratterizzato dalla forma circolare e inclinata, l’edificio si estende per 160 metri di diametro e raggiunge fino a 32 metri di altezza. Una piazza aperta e una piscina riflettente circondano l’edificio e una passerella collega la città alla vicina Università di Alessandria.
Il design della nuova libreria è senza tempo e audace. La sua vasta forma circolare accanto al porto circolare alessandrino ricorda la natura ciclica della conoscenza, fluida nel tempo. Il tetto luccicante e inclinato ricorda l’antico faro alessandrino e fornisce alla città un nuovo simbolo per l’apprendimento e la cultura.
Snøhetta curiosità
Con il progetto per la Biblioteca di Alessandria, Snøhetta si afferma come realtà nel panorama dell’architettura internazionale e come gruppo di lavoro.