Rientrare al lavoro dopo le feste a volte può risultare faticoso: tornare alla solita routine, costituita da task da svolgere quotidianamente, non è semplice. C’è da dire però che a rendere più dolce il rientro ci stanno pensando negli ultimi anni una serie di innovazioni legate all’arredamento per ufficio, funzionali a rendere il tempo trascorso a lavoro quanto più gradevole possibile, senza che a lungo andare subentrino problematiche a livello fisico e mentale, dettate magari da una posizione scorretta assunta, ad esempio, a causa di sedie per ufficio non progettate correttamente.
Allo stesso tempo però, i pezzi d’arredo hanno cominciato a essere prodotti in forme e stili di design ricercati e alla moda, selezionati da imprese e aziende per veicolare un preciso messaggio correlato alla propria attività, con il rischio però di rendere prevalente quest’ultimo aspetto rispetto a quello ergonomico. Com’è possibile riuscire a far convivere entrambe le caratteristiche, trovando un equilibrio ed evitando che una prevalga sull’altra?
L’importanza dell’ergonomia sul luogo di lavoro
Prima di illustrare le modalità con cui sviluppare un simile connubio, bisogna spiegare in cosa consiste l’ergonomia: si tratta di una scienza multidisciplinare che studia funzioni e interazioni tra i tre elementi che costituiscono un sistema di lavoro, ovvero uomo, macchina e ambiente. Nel contesto dell’ufficio, l’ergonomia si occupa di progettare gli spazi, le attrezzature e i processi produttivi tenendo conto dell’impatto che questi possono avere su dipendenti e collaboratori. Lo scopo è ridurre al minimo le condizioni di stress psico-fisico del lavoratore, considerato che in azienda passa diverse ore della giornata.
Un ambiente di lavoro ergonomicamente corretto porta vantaggi non solo a chi vi opera, ma anche all’impresa stessa: agendo in uno stato di benessere, inevitabilmente crescono anche motivazione e concentrazione e di conseguenza la produttività. Se il lavoratore incappa in malattie o in infortuni, oltre a subire un danno notevole a livello personale, sarà costretto ad assentarsi dal posto di lavoro.
Un approccio, quello ergonomico, che vale indipendentemente dal tipo di azienda: non solo chi lavora in fabbrica è soggetto a rischi, ma anche chi sta tutto il giorno seduto davanti a una scrivania.
Come creare una postazione di lavoro adeguata
Fino a qualche tempo fa, lavorare in ufficio era ritenuta un’attività tutt’altro che pericolosa anzi, si era considerati quasi dei privilegiati rispetto agli operai. Oggi tuttavia le criticità che possono generarsi anche in questi contesti sono sotto gli occhi di chiunque: affaticamento agli occhi per l’uso prolungato del computer, dolore e intorpidimento a mani, polsi, collo e spalle per via della postura e molto altro.
Per evitarli vanno inseriti in ufficio una serie di elementi d’arredo, prime su tutte le sedie ergonomiche che, per essere considerate tali, è importante che siano regolabili per adattarsi all’utilizzatore, il quale deve riuscire a poggiare i piedi sul pavimento e far formare alle ginocchia un angolo di 90° tra cosce e gambe, oltre che girevoli per favorire i cambi di posizione senza dover ruotare di continuo la colonna vertebrale. Se necessario, è possibile adottare anche un poggiapiedi, rigorosamente stabile e non scivoloso. Per supportare la zona lombare, le sedie da ufficio dovranno presentare una curvatura per permettere una seduta dritta. Gli avambracci dovranno essere orizzontali e paralleli rispetto alla scrivania, così da far appoggiare i gomiti senza difficoltà. Anche la posizione di ciò che sta sul piano di lavoro contribuisce a rendere un ufficio ergonomico: tastiera e mouse dovranno restare a portata di mano, lo schermo del computer regolabile in altezza e la distanza da esso compresa tra i 50 e 70 cm.
Come coniugare design ed ergonomia in ufficio
Questi sono solo alcuni degli elementi da considerare per rendere gli uffici ergonomici, ma in un’epoca in cui anche l’occhio vuole la sua parte, si cercherà di realizzarli seguendo un design in linea con le ultime tendenze. Molti aspetti che coinvolgono l’estetica dell’ufficio contribuiscono a rendere l’ambiente anche ergonomico: l’illuminazione per esempio favorisce l’aumento di produttività e, accanto alla luce naturale, è possibile affiancare lampade a illuminazione soft dallo stile ricercato. In questo modo lo spazio potrà essere abbellito senza andare a scapito del benessere visivo del dipendente. Nel caso delle sedie, già precedentemente citate, una soluzione potrebbe essere realizzare sedute che strizzano l’occhio a un design sofisticato per le sale d’attesa, dove le persone tendenzialmente sostano per meno tempo, e ci si potrà concentrare sull’ergonomia per quelle su cui siederanno i dipendenti, privilegiando il comfort.
Da considerare non è solo il benessere fisico, ma anche quello mentale, che può essere raggiunto attraverso i colori, capaci di ispirare sentimenti e sensazioni diverse. Un ambiente troppo monotono e noioso può ostacolare efficienza e creatività, soprattutto per i giovani, senza contare che anche in termini di immagine andrebbe a perdere molto potenziale. Optando per toni brillanti, design ed ergonomia potranno convivere armoniosamente. In un contesto lavorativo attento alla salute dei dipendenti non può mancare una sala relax, in cui avere la possibilità di prendersi una pausa a intervalli regolari. Qui coniugare estetica ed ergonomia risulterà ancora più semplice, attraverso la scelta di mobili e poltrone ricercate.