Un condizionatore portatile senza tubo potrà farvi davvero comodo, perché può spostarsi dappertutto e hanno un basso consumo energetico. Se state cercando una soluzione con questo grado di flessibilità, sarebbe bene iniziare ad orientarsi sul mercato fra le varie soluzioni disponibili, così da optare per quel mix di caratteristiche davvero soddisfacente per il caso concreto.
Parliamo di un prodotto che, per propria natura, si pone come alternativa dei condizionatori fissi a parete. In determinati casi, questi ultimi risultano eccessivamente costosi, in relazione al budget a disposizione, sia per il modello in sé che per l’installazione. Stesso aspetto che può riguardare un sistema di raffreddamento a pavimento o un sistema con ventilconvettori. Bisogna poi considerare anche l’ingombro, perché molto volte l’appartamento può avere delle dimensioni contenute.
Con un condizionatore portatile si può far fronte alle problematiche menzionate. In questa guida trattiamo quindi del condizionatore portatile senza tubo, le caratteristiche offerte dai modelli della categoria, e come orientarsi per la scelta.
Funzionamento di un condizionatore portatile senza tubo
Il condizionatore portatile senza tubo è fautore della diminuzione della temperatura, nell’ambiente in cui è collocato, per il tramite dell’acqua fredda. Non è un caso che il meccanismo sia denominato anche “raffrescatore ad acqua” o “raffrescatore portatile evaporativo”.
Il dispositivo assorbe l’aria calda presente nell’ambiente, la filtra e la rinfresca grazie all’acqua contenuta in un’apposita vaschetta. L’aria, così raffrescata, viene poi reimmessa nella stanza per il tramite di una ventola. Va tenuto conto di come il raffrescamento, generato da un condizionatore portatile senza tubo, sia decisamente più contenuto rispetto ad un apparecchio dotato di tubo di scarico.
Vi sono però delle accorgenze che si possono porre in essere, a livello di funzionamento, per ottenere una maggiore frescura. Non è infrequente che il produttore predisponga, nel condizionatore, anche un vano interno dove poter allocare dei contenitori di ghiaccio, come quelli utilizzati per il congelatore.
Se si desidera, quindi, si può puntare su un modello che contempla in dotazione questo elemento. Diversamente, si può regolare la ventola alla massima velocità, ma con questa operazione aumenta inevitabilmente la rumorosità del condizionatore.
E il tubo?
Sebbene il dispositivo venga denominato “condizionatore portatile senza tubo”, la definizione più appropriata sarebbe quella relativa ad “affrescatore“. Un condizionatore, in quanto tale, dovrà sempre avere un tubo in dotazione, per espellere l’aria calda e per lo scarico della condensa.
Il raffrescatore ad acqua, invece, non usa il tubo perché si fa evaporare l’acqua del serbatoio, favorendo lo scambio tra aria ed acqua. Il calore in eccesso è quindi convogliato nell’acqua, che così evapora. In ogni caso la denominazione comune, quella più diffusa, per questi apparecchi, rimane quella di “condizionatori portatili senza tubo”.
Pro e contro del condizionatore portatile senza tubo
Il condizionatore portatile senza tubo ha i suoi pro e i suoi contro. Tra i primi c’è sicuramente il fatto di non necessitare alcuna installazione, senza il compimento di opere murarie, e, di conseguenza, nessun bisogno di permessi e certificazioni.
Inoltre, il fatto che manchi il tubo di scarico, si traduce in una comodità, nella misura in cui l’apparecchio può essere spostato di stanza in stanza, e senza che gli ambienti privi di finestra ne siano esclusi (non essendo necessario uno scarico verso l’aperto).
Un altro vantaggio risiede nella semplicità, su cui è basato il funzionamento. L’apparecchio impiega acqua e ghiaccio, molto semplicemente, in luogo di gas refrigeranti. Dunque vi è anche economicità per i consumi: oltre al gas risparmiato, il consumo energetico si attesta da 50 W in su (e si ferma sempre a una quota più bassa dei 100, a seconda del modello).
Se è vero che i filtri dovranno essere puliti con una certa frequenza, è anche vero che l’operazione si rivela molto facile, vista la facile maneggevolezza che ne facilita la rimozione, e dunque la manutenzione dell’intero dispositivo.
Lo svantaggio principale di un condizionatore portatile, è la sua minore capacità impattante sulla temperatura di una stanza, rispetto ad un condizionatore vero e proprio o un altro dispositivo refrigerante, come già illustrato in apertura. Anche la rumorosità della ventola, qualora si imposti al massimo della velocità, è un inconveniente. Vi è poi l’acqua della vaschetta, che necessita ogni poche ore di un ricambio.
Fattori da considerare per l’acquisto di un condizionatore portatile senza tubo
Dovremo assicurarci che il modello che stiamo per acquistare sia dotato di buoni filtri dell’aria. Assicuriamoci anche che la portata di raffrescamento sia quantomeno discreta, con un certo volume d’aria gestito in un’ora dal condizionatore (ed espresso in metri cubi per ora – m3/h).
Lo ionizzatore integrato è una componente aggiuntiva che integra i filtri dell’aria, e torna molto utile per chi soffre di allergie. In determinati modelli è presente la funzione d’umidificazione, che torna utile nel momento in cui si percepisce secchezza dell’aria. Più sarà capiente la vaschetta dell’acqua, minore bisogno avrà di essere ricaricata durante l’utilizzo, anche se il prezzo aumenta sensibilmente in relazione a questo fattore tecnico.
Ci si dovrà poi regolare per le dimensioni, e per il peso, così da evitare un ingombro non desiderato, poiché l’apparecchio dovrà essere spostato. Anche la rumorosità fa la sua parte, e sarà opportuno scegliere il modello con il numero di decibel che sia più basso possibile.