Da cappella militare a ristorante stellato: il caso del “The Jane” di Anversa
Lo chef stellato Sergio Herman e lo chef Nick Bril hanno creato un raffinato incontro fra “vecchio e nuovo” nel ristorante The Jane ad Anversa, Belgio, progettato insieme con l’architetto Piet Boon ristrutturando un luogo mitico della città; la cappella di un ex ospedale militare.
Sulla base delle scelte di autenticità, funzionalità e utilizzo di materiali raffinati, lo studio ha scelto di ripristinare solo la parte strettamente necessaria della cappella e, quindi, di preservarne il resto; il soffitto originale conferisce all’ambiente un aspetto puro, sobrio e rispettoso che funge da scenario autentico per un’esperienza culinaria raffinata.
La navata dell’edificio è ora una lunga sala arredata con gusto ed eleganza, dove il pavimento e la lunga volte a botte sono rimasti originali; la cucina è stata costruita nell’abside dove il piano d’appoggio è quello che rimane dell’altare originale. Tutta la zona cucina è racchiusa da vetrate, una sorta di “santuario moderno”in cui la trasparenza permette agli ospiti di assistere alla preparazione delle pietanze.
Le grandi altezze dell’ambiente hanno permesso la creazione di un “upper room bar“, una sala bar che occupa gli spazi dedicati al coro, affacciandosi sulla navata centrale.
La passione condivisa di Herman, Bril e Boon per i materiali pregiati si esprime all’interno del The Jane attraverso l’utilizzano di eccezionali pietre naturali, pelle e legno di quercia; inoltre lo studio Piet Boon, come per molti dei suoi progetti, ha collaborato con una serie di partner creativi per plasmare il “raffinato incontro il rock ‘n roll” che caratterizza il locale, vincitore del premio Restaurant&Bar Design Awards 2015.
Se per gli esterni ha prevalso una scelta conservativa che preserva il rosso mattone tipico della città, gli interni inaugurano un gioco spettacolare tra gli spazi di una cappella sconsacrata e il linguaggio contemporaneo dell’illuminazione e degli arredi.
Job Smeets e Nynke Tynagel di Studio Job hanno progettato le finestre, comprensive di 500 pannelli unici: una traduzione contemporanea delle vecchie vetrate, reinterpretandole tramite forme “pop” come teschi, girasoli, diavoli, coni gelato, croissant, torte di compleanno ecc…
Il “pezzo forte” nel centro del ristorante è un gigantesco lampadario, pesante 800 chilogrammi e di dimensioni 12 x 9 metri, composto da oltre 150 luci, progettato dallo studio di design libanese .PSLAB.
Il lampadario è stato creato in modo tale che esso contribuisca a rendere l’interno intimo e confortevole: il team, specializzato nella progettazione e produzione di illuminazione contemporanea su misura, ha ideato un piano di illuminazione globale per il The Jane in modo da accentuare gli elementi unici sia dell’edificio che dell’interno, creando un ambiente scenico in grado di unire arte e ingegneria.
Arch. Elena Valori