Il pensiero di Adriano Olivetti, il suo modo di fare impresa e di coniugare la cultura con il business è il modello scelto da Luca Zevi per il Padiglione Italia alla 13° Mostra Internazionale di Architettura organizzata dalla Biennale di Venezia.
Adriano Olivetti (Ivrea, 11 aprile 1901 – Aigle, 27 febbraio 1960) è stato un imprenditore, ingegnere e politico italiano, figlio di Camillo Olivetti e Luisa Revel; fu uomo di grande e singolare rilievo nella storia italiana del secondo dopoguerra.
Zevi, architetto e urbanista, è stato nominato il 3 maggio curatore del Padiglione Italia dal ministero dei Beni culturali, guidato da Lorenzo Ornaghi.
L’8 maggio, a Roma, ha presentato il suo progetto alla stampa.
“Se negli ultimi trent’anni vi è stato un dominio della finanza, nei prossimi anni dovrà tornare a essere centrale il lavoro – ha esordito -. E credo che nel messaggio di Adriano Olivetti vi sia un seme che dice che si può essere imprenditori producendo beni eccellenti, realizzando servizi qualificati e, al tempo stesso, facendosi carico dello sviluppo urbanistico. L’esperienza di Adriano Olivetti – ha continuato Zevi – è diventata un modello di sviluppo in cui politica industriale, politiche sociali e promozione culturale si integrano nella proposta di una strada innovativa nella progettazione delle trasformazioni del territorio. Nella mia proposta – ha concluso – non c’è nulla di nostalgico: per me Olivetti era un moderno per la sua capacità di progettare in funzione delle esigenze dell’uomo.”
Il segretario generale del Mibac, Antonia Pasqua Recchia, ha spiegato il motivo per il quale è stato scelto il progetto di Zevi tra le undici proposte che erano arrivate al dicastero: “Mette in relazione l’architettura con l’economia, la cultura con le imprese e abbiamo pensato che in un momento così delicato per il paese si dovesse fare qualcosa di più di una semplice esposizione. Il Made in Italy del Padiglione Italia – ha osservato Recchia – tornerà quindi alle sue radici, agli anni del boom economico, di un momento storico particolarmente positivo per l’Italia”.
Il Padiglione Italia sarà inoltre, per la prima volta, ecosostenibile: “La sostenibilità – ha detto Zevi – è anche una grande opportunità per migliorare la qualità nel settore dell’edilizia”. Questa infatti è la sfida che propone il padiglione: esso sarà il prototipo di un nuovo modo di abitare che tiene insieme cultura dell’ambiente e green economy.
Maria Giulia Petrai