Chalet: due stili a confronto
Per approfondire il tema degli chalet in montagna, oggi proponiamo il confronto fra due progetti nettamente agli antipodi, pur essendo accomunati dalla tipologia di intervento.
Nel borgo di Mezzano, tipico paese alpino nella provincia di Trento, si trova il maso ristrutturato e arredato della ditta Cassol Arredamenti; questo edificio, originariamente adibito a stalla, è stato recentemente oggetto di ristrutturazione, in modo tale da ricavarne una abitazione.
L’edificio si sviluppa su due livelli: il piano terra dedicato alla zona living, con cucina, soggiorno e un bagno, e il primo piano utilizzato per il reparto notte, con due camere da letto e un bagno. Simile l’idea alla base dei progetti di Shigeru Ban, architetto contemporaneo giapponese.
Il concept della ristrutturazione e dell’arredamento si basa sull’idea di “intreccio” tra tradizione e modernità: elementi strutturali originali, come i muri portanti, i sassi a vista presenti nel soggiorno, le travi di larice dei soffitti, e alcuni pavimenti, vengono accostati ad elementi dal design più moderno, come ad esempio la cucina, le porte interne e i complementi d’arredo, così come i punti luce.
Molto importante è l’utilizzo di tutto lo spazio esistente, a partire dal recupero del sottoscala, dove sono stati creati dei piccoli armadietti, mentre la scala che conduce al piano superiore, è completamente rivestita in acciaio: le pedate sono state rivestite in legno, in modo da riprendere la linea e i colori della zona cucina.
Il piano lavoro della cucina è stato realizzato in silver stone, un agglomerato di quarzo molto resistente.
Di approccio totalmente diverso, in un ambiente montano molto pittoresco al confine tra Italia e Francia, si trova il particolare Chalet “Camelot”.
In questo contesto fortemente vincolato da norme sull’ambiente, lo studio di architettura “con3studio” ha realizzato una nuova visione dello chalet moderno.
L’abitazione emerge dalla neve con le tinte e la durezza geometrica di una roccia, costruita principalmente in legno e vetro: l’insieme si presenta con un’alternanza semplice di pieni e vuoti, in cui l’opacità della costruzione contrasta la trasparenza degli elementi vetrati che permettono al paesaggio di entrare all’interno.
L’edificio è stato concepito con un’autonomia energetica quasi totale, grazie all’uso di energie rinnovabili; gli interni sono confortevoli, e coniugano le linee dal design moderno con l’uso del materiale tipico dello chalet, il legno.
Arch. Elena Valori