Mobile: le novità per il 2016
Le novità per quanto riguarda l’arredo vero e proprio, al Salone Internazionale del Mobile edizione 2016 non sono certo mancate: in questo articolo e nei prossimi, continueremo la nostra visita.
Di sicuro impatto, fa bella mostra di sé la consolle Aquàrio di b.d che accosta il legno della struttura esterna a delle aperture in vetro colorato, che richiamano appunto l’acquario.
Lo stand di Diesel propone invece diverse soluzioni d’arredo, da divani con stampe fantasia, alla rivisitazione della sedia da giardino anni ’60, sostituendo il rivestimento in plastica con il tessuto, fino alla soluzione che abbiamo trovato più interessante: un tavolo da pranzo dalla particolare forma che, accostato ad una parete a specchio, fornisce un’immagine completa di un tavolo ovoidale (quasi una sorta di navicella spaziale, filo conduttore dell’allestimento dello stand): una soluzione ideale nel caso in cui non vi sia a disposizione abbastanza spazio ma si cerchi comunque un notevole effetto scenico.
Piacevole anche l’idea di rivestire con lo stesso materiale dalle tinte forti sia la poltrona che le ante della consolle, che crea la continuità stilistica e materica fra i vari complementi d’arredo.
Lo stand di Moroso presenta pezzi di arredamento realizzati da grandi firme del design e dell’architettura, di cui fra tutti citiamo Patricia Urquiola e Daniel Libeskind; della Urquiola sono in mostra i due divani che si vedono nelle immagini seguenti: Gentry e Volant.
Gentry comunica tradizione, distinzione e appartenenza: i grandi cuscini indipendenti, di schiena e di seduta, rendono confortevoli posizioni convenzionali quanto disinvolte, mentre Volant con la sua struttura essenziale, autosufficiente (il telaio della base sembra avere forma ortogonale ma in realtà è un trapezio che asseconda la linea dello schienale e della seduta) è una contrapposizione tra regolarità e irregolarità nella lettura degli elementi di seduta che, nonostante l’apparente linearità, presentano una sezione curva per favorire il massimo comfort.
Daniel Libeskind realizza invece la serie Gemma, composta da divano e poltrona sviluppati sempre sull’idea di contrasto, dove alla spigolosità asimmetrica si contrappone la morbidezza del materiale; un oggetto che pone lo spettatore, sia esso fruitore attivo o passivo, davanti a una inevitabile riflessione; inutile puntualizzare come la forma richiami inevitabilmente alla memoria le realizzazioni in campo architettonico di Libeskind.
Arch. Elena Valori