Infrastrutture: Amsterdam pensa a pedoni e ciclisti
Dopo la stazione marittima di Salerno, vediamo oggi un’infrastruttura olandese pensata per la fruizione sicura di pedoni e ciclisti, in modo da consentir loro di raggiungere l’estremità opposta della città in tutta sicurezza.
A fine 2015 è stato dunque inaugurato ad Amsterdam il Cuypers Passage, opera dello studio di architettura di Benthem Crouwel: si tratta di un tunnel pedonale e ciclabile che collega la città al fiume IJ.
Dalla sua inaugurazione è stato utilizzato da un gran numero di ciclisti (circa 15.000 ogni giorno) e pedoni, 24 ore su 24: questo passaggio è stato infatti atteso a lungo, poiché fondamentale per il collegamento tra due zone di Amsterdam altrimenti non raggiungibili in maniera diretta.
Il tunnel è lungo 110 metri, largo dieci e alto tre, e la sua conformazione interna crea una netta divisione tra i due percorsi: il livello riservato ai pedoni è rialzato rispetto alla pista ciclabile, in modo tale da garantire maggiore sicurezza al traffico pedonale, mentre i ciclisti godono di una spaziosa e rapida pista illuminata tramite luci LED; inoltre il percorso pedonale ha una finitura liscia di piastrelle in ceramica smaltata a mano, mentre la pista ciclabile ha una finitura grezza di asfalto e acciaio, con griglie nere fonoassorbenti, in modo tale da migliorare il comfort degli utenti, data la struttura in cemento armato della galleria e la grande lunghezza.
Differenziando quindi per colorazione, materiale di finitura e livello stradale, si crea una separazione visiva netta fra le due tipologie di percorsi del tunnel.
Il disegno che occupa la parete del tunnel destinata al traffico pedonale è composto interamente da piastrelle ceramiche e progettato da Irma Boom, un omaggio ad un’opera restaurata del decoratore di piastrelle Cornelis Bouwmeester (1652-1733), il cui pannello raffigurante la Warship Rotterdam and the Herring Fleet è conservato nel Rijksmuseum di Amsterdam.
Irma Boom ha operato una sostituzione dello stemma originale a poppa con lo stemma dell’esercito di Amsterdam, per “traghettare” ciclisti e pedoni dal vecchio centro storico verso la “nuova Amsterdam” a nord e viceversa.
Nella parte più vicina al fiume il pannello sfuma e le linee del lavoro originale gradualmente si dissolvono; la decorazione riprende successivamente vigore, componendo in una forma astratta dal blu chiaro allo scuro, come a voler far rallentare i ciclisti in vista del traghetto, ponendo l’attenzione sul passaggio dal vecchio al nuovo.
Da sottolineare che l’azienda ceramica Royal Tichelaar Makkum ha impiegato cinque anni per la realizzazione delle 46.000 piastrelle della parete e le 33.000 del pavimento, (tutte nel tradizionale formato olandese di 13 x 13 cm).
Questo rivestimento riporta alla memoria le tipiche decorazioni delle vecchie cucine delle case sui canali di Amsterdam, un modo per rendere il tunnel un luogo sicuro, una “stanza” urbana al riparo dal traffico cittadino.
Arch. Elena Valori