La Torre Generali, edificio facente parte del complesso Citylife di Milano, e progettata da Zaha Hadid Architects, è un edificio di 186 metri di altezza dalle fondazioni, interamente costruito in calcestruzzo armato, la cui ingegneria strutturale è stata sviluppata, dalle fasi concettuali fino al progetto costruttivo di cantiere, avvalendosi di un notevole utilizzo della metodologia BIM.
La caratteristica conformazione geometria della torre, connessi ad una serie di requisiti funzionali specifici, hanno determinato una struttura estremamente complessa: i vari elementi che costituiscono la struttura sono composti in modo tale da generale una forma in torsione che, insieme alla giaciuta dei pilastri perimetrali, tendono a generale, staticamente parlando, una torsione nel nucleo centrale.
La riduzione dell’insieme dei fenomeni tensionali a cui l’edificio è soggetto per conformazione, è stata alla base dell’utilizzo dei software BIM.
Tralasciando gli aspetti strettamente legati alla concezione strutturale ed alle verifiche di calcolo basate su analisi strutturali complesse, interessanti sono le modalità di “gestione” della complessa geometria dell’edificio all’interno del processo progettuale, attraverso le varie fasi che vanno dalla modellazione alla rappresentazione grafica finale dei singoli elementi. Nella genesi e sviluppo della forma strutturale, attraverso le varie tappe della progettazione, partendo dall’impostazione preliminare fino ad arrivare alla redazione degli elaborati costruttivi da utilizzare in cantiere, l’interazione con l’architettura e la sua evoluzione è stata interamente gestita in ambiente tridimensionale.
Nello specifico, nella fase di modellazione parametrica, sono stati generati i modelli tridimensionali dai quali ricavare i modelli di calcolo e le prime geometrie strutturali; fin dalle fasi iniziali, nel progetto delle strutture sono state utilizzate funzioni avanzate di disegno tridimensionale, in particolare con riferimento allo sviluppo di zone particolari di armatura, dove la rappresentazione spaziale costituisce l’unico strumento che rende possibile la verifica della reale fattibilità e della mancanza di interferenze nei nodi critici della struttura.
La progettazione integrata dunque, tramite moderazione BIM, comprendente architettura, strutture e impianti, è risultata essere essenziale per l’ottimale realizzazione di questa opera che, lo scorso giugno ha raggiungo la quota copertura.
Arch. Elena Valori