Leggerezza e creatività al Salone del Mobile
Oggi vediamo a confronto i prodotti presentati al Salone del Mobile 2017 negli stand di due importanti brand del design: Lago e Moroso.
Lago, innovativo brand del design italiano, propone nel suo allestimento vari “angoli” in cui il protagonista è il mobile della serie Air; sospeso su leggere gambe di cristallo, dettaglio che caratterizza l’intera collezione, il tavolino Air MadeTerraneo è un tavolo di design connotato da un elemento chiave della tradizione mediterranea, ovvero la ceramica dipinta a mano: le piastrelle in ceramica vengono utilizzate in modo innovativo per creare il piano del tavolo, come una sorta di “pixel giganti”composti in forme regolari o irregolari.
Sempre opera di Daniele Lago, della medesima collezione sopra citata, anche il letto Air, galleggiante ed etereo; il pianale del letto è sospeso su quattro lastre di cristallo quasi invisibili che restituiscono una sensazione di grande leggerezza. Grazie all’assoluta trasparenza del vetro temperato extrachiaro di sostegno, il letto sembra lievitare, dando la sensazione di dormire su una nuvola.
Air è anche un letto trasformabile, stesso concept che viene utilizzato anche per il divano Air: elementi come schienali, mensole o cassetti possono essere agganciati al telaio in qualsiasi punto, così come la mensola/libreria che può correre lungo tutto il perimetro del letto.
Moroso, altra eccellenza del Made in Italy che dal 1952 realizza in collaborazione con i migliori designers a livello internazionale, imbottiti e sedute per l’arredo di alta gamma, espone alcuni dei suoi pezzi più famosi:
La seduta da outdoor Husk, opera del designer Marc Thorpe, è realizzata intrecciando il filato utilizzato per le reti da pesca, ottenendo così una serie di “oggetti non-omologati” per antonomasia, diversi e originali, completamente fatti a mano; la struttura è in acciaio verniciato, mentre i fili colorati sono realizzati in polietilene.
Affascinante e poetica la seduta sospesa Tropicalia, progettata da Patricia Urquiola: la struttura in tubolare di acciaio, viene rivestito con varie tipologie di materiali, diventando giocoso con la plastica dei cordoncini lavorata a due o tre colori, raffinato se realizzato in materiale monocromatico, ed elegante con il rivestimento in cuoio.
Infine la sedia Banjooli, di Sebastian Herkner è parte del progetto M’Afrique, una collezione di sedute immaginate dai designer e realizzate dagli artigiani africani intrecciando il filato utilizzato per le reti da pesca: la forma della seduta, in particolare modo nei braccioli, è ispirata alla forma della ali dello struzzo.
Arch. Elena Valori