Una casa totalmente autosufficiente, non collegata ad alcuna rete e in grado di gestire i normali fabbisogni di energia, gas, acqua, reflui, senza consumare altre risorse né tanto meno inquinare. Ogni edificio o gruppo di abitazioni o area industriale potrà essere completamente indipendente, energeticamente sicuro e sostenibile.
Infatti, grazie all’uso dell’idrogeno prodotto da fonti rinnovabili, è possibile collegare tutte le più innovative proposte per gli eco-building: dal solar cooling per l’aria condizionata alla fitodepurazione per gli scarichi ed il ciclo chiuso delle acque, dai ponti radio ai pannelli solari. L’energia elettrica viene prodotta dalle fonti rinnovabili presenti nel territorio dove si trova l’edificio off-grid: fotovoltaico, eolico, idroelettrico, geotermico, ecc. L’energia così prodotta può essere stoccata all’interno dell’edificio. La molecola con le migliori caratteristiche di producibilità energetica è l’idrogeno. L’idrogeno si ottiene da un elettrolizzatore alimentato con l’energia elettrica in surplus ed acqua demineralizzata. Si produce così idrogeno in purezza che può essere conservato in idruri metallici o serbatoi a bassa pressione. L’idrogeno, può essere usato nell’edificio come gas tecnico in caldaie o forni, come gas domestico nei fornelli di cucina. Il calore può essere ottenuto grazie a pannelli solari a tubi sottovuoto per aumentare la produzione invernale ed ottenere alte temperature d’estate. Questo calore può essere immagazzinato in un accumulo stagionale, integrato con quello prodotto dai cogeneratori o dalle caldaie (funzionanti ad idrogeno) per alimentare d’inverno il riscaldamento radiante a parete o a pavimento a bassa temperatura. Dunque si ottiene il ciclo termico riscaldando l’edificio in inverno e raffrescandolo d’estate. Le acque meteoriche vengono accumulate in una cisterna opportunamente dimensionata in base alle condizioni climatiche locali. Questa cisterna, se di notevole volumetria, costituisce un vano termico utile per il pre-raffreddamento mantenendosi ad una temperatura di circa 15 gradi tutto l’anno. Tale acqua può essere potabilizzata (mediante filtri e/o trattamento UV) o demineralizzata (mediante evaporazione) od utilizzata direttamente. Le acque grigie e nere vengono depurate con una vasca di fitodepurazione in modo da ottenere acqua inodore ed incolore, non potabile ma utilizzabile come acqua tecnica (WC) o acqua irrigua. Questa viene accumulata in una cisterna a valle per essere riutilizzata e chiudere così il ciclo delle acque. In tal modo l’edificio risulta indipendente dalle reti del gas, dall’acquedotto, dalla fornitura elettrica e dalle fognature. Ma risulta anche sostenibile per l’ecosistema in quanto non rilascia nulla nell’ambiente.
Arch. Maria Giulia Petrai