La biblioteca in riva al mare in Cina
Quest’oggi vogliamo presentare un progetto davvero fuori dal normale, principalmente per la sua posizione: essendo la biblioteca un edificio a stretta vocazione culturale, la scelta di localizzare tale edificio in riva al mare è senza dubbio interessante.
Nel 2015 è stata inaugurata la Seashore Library, una biblioteca in riva al mare nella città di Qinhuangdao, in Cina.
Il punto chiave del concept, opera dello studio Vector Architects, ruota intorno allo studio delle relazioni esistenti fra il dentro e il fuori, il confine degli spazi e la modalità con cui i fruitori si relazionano in questo spazio unico, a stretto contatto con il contesto circostante.
L’edificio ospita una zona lettura, uno spazio di meditazione, e una sala attività; all’interno di ogni spazio, viene stabilito un diverso rapporto fra interno ed esterno, che varia a seconda della funzione dei vari ambienti: altra variabile che concorre alla definizione delle varie sale è rappresentata dalla presenza della luce naturale che entra in modo differente nei vari spazi interni.
La zona dedicata alla lettura ha un carattere mutevole, che cambia a seconda delle ore del giorno e delle stagioni, proprio in virtù del tipo di luce che penetra all’interno; sul fronte che affaccia verso il mare, l’edificio è racchiuso da una serie di pareti vetrate apribili, che ne permette una completa apertura, facendo “scomparire” la demarcazione fra interno d esterno. All’interno lo spazio è costituito da gradonate rivolte verso il mare.
Al piano superiore, una finestra attraversa la biblioteca per tutto il suo fronte, fornendo un’inquadratura principale di vista mare ai fruitori della sala lettura.
Lo spazio di meditazione, al contrario dell’area lettura che gode di una illuminazione uniforme, è caratterizzato da uno spazio dai toni più scuri con due aperture sottili, di 30 centimetri di larghezza, su lato est e lato ovest della stanza, così da garantire l’illuminazione all’alba e al tramonto; nonostante la visuale in questo spazio sia fuori portata, il pubblico sente comunque il rumore del mare, che favorisce così la meditazione.
La sala per le attività è uno spazio abbastanza isolato, poiché trattasi di un luogo potenzialmente “rumoroso”, dedicato ad eventi di varia natura; un pozzo di luce sul tetto rivolto verso est favorisce l’ingresso della luce naturale all’interno durante tutto l’arco della giornata.
Da notare anche la particolare struttura del tetto, a doppia curvatura: concavo per la zona lettura e convesso nella sala meditazione, così da creare uno spazio più raccolto; la finitura in cemento armato a vista fanno si che la vera protagonista di questo edificio sia la luce naturale che, a contatto con la superficie, crea colorazioni sempre diverse.
Ogni zona quindi è stata pensata per essere in comunicazione con l’esterno, senza pero’ dimenticare la vocazione dei vari ambienti, e giocando sul tipo di luce e di visuale di cui ogni ambiente ha necessità.
Arch. Elena Valori