Bruges, ampliamento della biblioteca civica
Mentre i progetti presentati negli articoli precedenti consistevano in edifici, sia di nuova costruzione come nel caso della biblioteca della Temple University, che ristrutturati o ampliati come nel caso della biblioteca dell’Università di Zurigo, l’edificio oggetto di questo articolo si distingue dagli altri per le sue dimensioni contenute: abbiamo comunque deciso di annoverarlo fra i progetti di biblioteche interessanti per il suo approccio con il contesto e per il risultato raggiunto.
Nel 2012 lo Studio Farris Architects è stato il vincitore del concorso organizzato dal Comune di Bruges, capoluogo delle Fiandre Occidentali, per la ristrutturazione e l’ampliamento della biblioteca cittadina, ultimata nel 2015.
La trama su cui la biblioteca doveva essere ampliata risultava estremamente limitata in termini dimensionali, poiché sita in un ambiente urbano e, la biblioteca esistente insieme ad altri servizi pubblici, era ospitata in un edificio vincolato quale patrimonio architettonico.
La richiesta della committenza comprendeva una complessa serie di requisiti, insieme al desiderio di rendere la biblioteca più visibile dalle strade adiacenti; inoltre per distinguere il nuovo ampliamento dall’edificio storico esistente, era necessario dare un “carattere” alla nuova costruzione.
L’estensione planimetrica del nuovo spazio è subordinata alla struttura principale, anch’essa di ridotte dimensioni.
Per non avere un volume “fuori scala”, ma un ampliamento che fosse compatibile con l’edificio storico esistente, ma allo stesso tempo da esso svincolato, il concept gioca sulla caratterizzazione materica: il nuovo edificio, di ridotte dimensioni è costituito da facciate rivestite in pannelli di acciaio corten che contrastano con le bianche facciate intonacate dell’edificio principale. La posizione del prolungamento enfatizza inoltre il contrasto tra patrimonio edilizio esistente e il nuovo volume.
Internamente domina il colore bianco, con grandi finestre situate agli angoli del nuovo volume per dare alla biblioteca la necessaria visibilità e l’interazione con l’ambiente circostante.
Funzioni come angoli di lettura, aree di lavoro e la reception si trovano vicino a queste grandi finestre, in modo tale da beneficiare dell’illuminazione naturale.
Per creare una piacevole atmosfera nella biblioteca, queste grandi aperture sono posizionate in tre angoli dell’edificio consentendo così ai visitatori di godere della luce naturale durante il giorno e durante le varie stagioni.
Arch. Elena Valori