È arrivata la proroga per il bonus facciate, confermata dalla Legge di Bilancio 2022. L’agevolazione però, passa però dal 90 al 60%, quindi con una sensibile riduzione. La bozza del disegno di Legge, approvata il 28 ottobre 2021 dal Governo, conferma dunque il bonus facciate che sarà riconosciuto fino al 31 dicembre 2023.
Rientrano tra i lavori ammessi quelli di rinnovamento e consolidamento della facciata esterna degli edifici, di pulitura o tinteggiatura, gli interventi su balconi, fregi e ornamenti e i lavori su grondaie, pluviali, parapetti e cornici. Nelle prossime righe vedremo insieme cos’è il bonus facciate, i requisiti per ottenerlo e tutte le notizie aggiornate in merito alla proroga.
- Vedi anche: Agevolazioni prima casa, con un bonus pensato per gli under 36
Cos’è il bonus facciate?
Il bonus facciate viene presentato nel 2020 dall’Agenzia delle Entrate come “la nuova agevolazione per abbellire gli edifici delle nostre città”. L’intento infatti, è proprio quello di riqualificare il patrimonio edilizio esistente. L’agevolazione ha una platea di beneficiari davvero molto ampia, dal momento che ne possono beneficiare inquilini e proprietari, residenti e non nel territorio dello Stato, sia in qualità di persone fisiche che come imprese.
Rientrano tra i lavori ammessi all’agevolazione quelli realizzati per rinnovamento e consolidamento della facciata esterna degli edifici, anche se solamente di pulitura o tinteggiatura, ma anche gli interventi su balconi, fregi e ornamenti e persino i lavori sulle grondaie e i pluviali, su parapetti e cornici.
Nel Bonus facciate sono comprese anche le spese correlate. Il requisito fondamentale per accedere al bonus è che i lavori siano effettuati sulla parte esterna visibile dell’immobile.
Da questo si evince come l’agevolazione non riguardi invece le opere realizzate sulle facciate interne dell’edificio, quindi se non sono visibili dalla strada o comunque da un suolo ad uso pubblico. Di seguito alcuni esempi di interventi ammessi in detrazione fiscale comunicati direttamente dall’Agenzia delle Entrate:
- Consolidamento, ripristino, miglioramento delle caratteristiche termiche anche in assenza dell’impianto di riscaldamento. Rinnovo degli elementi costitutivi della facciata esterna dell’edificio, ma anche la sola pulitura e tinteggiatura della superficie
- Consolidamento, ripristino, compresa la sola pulitura e tinteggiatura della superficie, oppure il rinnovo degli elementi costitutivi dei balconi, fregi e ornamenti.
Il bonus facciate si applica sia alle spese sostenute per la realizzazione dei lavori che per quelle legate alla progettazione degli interventi, oltre che per quelle affrontate per l’acquisto dei materiali. Sono inclusi anche costi direttamente collegati all’installazione dei ponteggi, l’IVA, l’imposta di bollo e i diritti pagati per la richiesta di titoli abitativi edilizi.
Requisiti per ottenere il bonus facciate
Il bonus facciate è una delle alternative al superbonus 110% più allettante per i contribuenti, sia per la misura della detrazione fiscale che per quel che riguarda il numero di adempimenti necessari, oggettivamente inferiore. Per beneficiare della detrazione al 90% è necessario rispettare i seguenti requisiti:
- I “requisiti minimi” previsti dal decreto del Ministro dello Sviluppo economico del 26 giugno 2015
- I valori limite di trasmittanza termica stabiliti dal decreto del Ministro dello Sviluppo economico dell’11 marzo 2008 aggiornato dal decreto ministeriale del 26 gennaio 2010.
- Verifiche e controlli sul rispetto dei requisiti vengono effettuati applicando le stesse procedure ed adempimenti previsti per l’ecobonus.
Ovviamente sarà necessario presentare una serie di documenti per accedere al bonus, anche se come detto la procedura burocratica è piuttosto snella. Nel dettaglio, la documentazione da presentare per godere dell’agevolazione per i lavori influenti dal punto di vista termico è la seguente:
- Asseverazione. Documento con cui un tecnico abilitato certifica la corrispondenza degli interventi effettuati ai requisiti tecnici previsti per ciascuno di essi.
- Attestato di prestazione energetica (APE). Da presentare per ogni singola unità immobiliare oggetto delle detrazioni fiscali. Tale documento dovrà essere redatto da un tecnico non coinvolto nei lavori.
Oltre a questo sarà necessario inviare comunicazione ENEA anche per il bonus facciate. Per i lavori influenti sotto il punto di vista termico è fondamentale trasmettere la scheda descrittiva degli interventi realizzati entro 90 giorni dal termine dei lavori, indicando i punti seguenti:
- Dati identificativi di chi ha sostenuto le spese e dell’edificio.
- Tipologia di lavori effettuati.
- Risparmio annuo di energia conseguito dai lavori.
- Costo dell’intervento. Nella spesa sono inclusi i costi professionali.
- L’importo utilizzato per il calcolo della detrazione
Tutte le ultime notizie sul Bonus facciate 2022 e proroga
La proroga del bonus facciate nel 2022 e fino al 2023 è il risultato della mediazione fatta dal Governo e dai partiti di maggioranza. Si tratta di un lavoro che dovrebbe portare anche alla proroga del superbonus del 110% per le abitazioni unifamiliari. In questo caso però, il termine ultimo sarà solamente fino al 31 dicembre 2022 e verrà aggiunto un tetto ISEE.
Sicuramente la riduzione del bonus facciate al 60%, come spiegato in introduzione, farà drasticamente ridurre la convenienza dell’agevolazione.
La detrazione fiscale del 90% della spesa sostenuta dunque, rimarrà valida solo fino al 31 dicembre 2021. Sarà necessario attendere comunque il testo definitivo della Legge di Bilancio 2022 per le conferme del caso, ma secondo quanto definito dalla bozza per il bonus facciate ci saranno ulteriori due anni di vita.
L’agevolazione dunque, sarà riconosciuta nel 2022 e anche nel 2023, ma la convenienza dell’agevolazione calerà drasticamente, dal momento che dal 1° gennaio 2022 passerà dall’attuale 90% al 60%.
In sintesi, il bonus facciate al 60% nel 2022 diventerà oggettivamente meno conveniente del superbonus del 110% per i lavori relativi anche alla posa in opera del cappotto termico, ma anche dell’ecobonus “ordinario” che ricordiamo per i lavori in condominio è contemplato fino all’85% della spesa sostenuta.
La proroga del bonus in arrivo si affiancherà comunque al rinnovo degli altri bonus edilizi in scadenza il 31 dicembre 2021. Questo perché si va anche verso la proroga fino al 2024 del bonus del 50% e del 65%.
Il bonus facciate è una delle alternative al superbonus 110% più allettante per i contribuenti, sia per la misura della detrazione fiscale che per quel che riguarda il numero di adempimenti necessari, oggettivamente inferiore. Ad ogni modo, tutte le informazioni restano in attesa di ulteriori novità e del testo definitivo del disegno di Legge di Bilancio 2022 per capire come cambierà il panorama dei bonus edilizi.
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