Bosco Verticale, esempio di architettura contemporanea sostenibile, rappresenta un’enorme sfida per la metropoli milanese: quella di collocare un polmone verde nel cuore di Milano. Il modello, in Europa, è ispirato anche da città come Berlino e Rotterdam, ad esempio. Il lusso di godere di un angolo green nella giungla di cemento ha fatto gola a tanti uomini d’affari, vip e celebrità internazionali che hanno scelto di prendere dimora qui nel grattacielo più innovativo d’Italia.
Premiato nel 2015 dell’Illinois Institute of Chicago tra 800 candidati come “grattacielo più bello e innovativo del mondo”, il Bosco Verticale rappresenta una nuova frontiera urbanistica da replicare con successo anche al di fuori del territorio italiano.
Non a caso, è stato definito un nuovo standard abitativo ed è stato dimostrato che la forestazione urbana non solo è possibile, ma è anche la scelta migliore per combattere il riscaldamento globale e il problema delle polveri sottili. Nell’idea del suo creatore il Bosco Verticale è una “casa per alberi che ospita anche umani e volatili”. A pochi anni dalla sua realizzazione, è stato dimostrato che è diventato l’habitat di 1600 esemplari di uccelli e farfalle. Se vi abbiamo incuriosito e volete saperne di più, non vi resta che continuare la lettura di questo articolo super interessante!
Il Bosco Verticale è un progetto meraviglioso! Espressione del bisogno umano di contatto con la natura. I “grattacieli boscosi” sono un vivido esempio di simbiosi tra architettura e natura. Il progetto è un’idea radicale e coraggiosa per le città di domani, rappresenta sicuramente un modello per lo sviluppo di aree ad alta densità di popolazione in altri paesi europei.
Christoph Ingenhoven
Bosco Verticale a Milano, chi lo ha creato?
Il Bosco Verticale è un riuscito esempio di architettura sostenibile nonché un progetto di rimboschimento metropolitano, progetto di arte contemporanea in città. Concepito dall’architetto italiano Stefano Boeri durante un viaggio a Dubai nel 2007, questo grattacielo green soddisfa uno dei più forti desideri dell’uomo moderno: avere un angolo green pur vivendo nel cuore di una grande e caotica metropoli occidentale.
Storia del Bosco Verticale
Il Bosco Verticale è il simbolo di una città in continua evoluzione. Non si tratta di un bosco ovviamente, ma di un complesso di due grattacieli (alti rispettivamente 110 e 76 metri) che vogliono ridare l’idea di un bosco sviluppato in verticale. Il sogno dell’architetto Stefano Boeri era quello di creare un’oasi green nel cuore della metropoli milanese. Il progetto si è dimostrato sin da subito molto, ma molto ambizioso, ma è stato premiato dal successo della critica e anche da un premio internazionale nel 2015 a Chicago (“Grattacielo più bello ed innovativo del mondo). I due edifici ospitano 110 alloggi accessibili alle tasche di pochi: gli inquilini sono per lo più vip, calciatori, cantanti internazionali e imprenditori famosi.
Il complesso subito suscitò grande curiosità e attenzione nei media internazionali e molti sono gli esempi di grattacieli ispirati al Bosco Verticale di Milano. Il grattacielo non è visitabile, ma solo all’esterno è possibile ammirarlo e fotografarlo, senza mai invadere la privacy degli inquilini.
L’obiettivo è creare un’oasi domestica di pace, relax e tranquillità dove l’interno dialoga perfettamente con l’esterno. Design, architettura e scelta dei materiali, tutto è studiato nei minimi dettagli. Arredi su misura, marmi pregiati come il marmo Forest, un particolare tipo di marmo indiano nato dalla sedimentazione delle foreste ricoperte di alluvioni. Si tratta di appartamenti in stile minimal chic con grande terrazza sullo skyline milanese e immersi nel verde.
- Vedi anche l’articolo dedicato a Londra, dove troviamo un edificio simile al Bosco, la Grenfell Tower
Bosco Verticale e Curiosità
Il 10 ottobre 2022 il grattacielo più ecologico di Milano ha festeggiato 8 anni. Dalla sua inaugurazione, avvenuta il 10 ottobre 2014, il Bosco Verticale non ha mai smesso di suscitare curiosità. Non è solo uno degli edifici più innovativi del mondo, ma anche uno dei più fotografati. Secondo Insulation4less, è al primo posto degli edifici green più postati sui social. Il motivo è semplice: si tratta di un grattacielo molto scenografico, con le sue due torri interamente ricoperte di alberi e arbusti che mutano colore a seconda delle stagioni. In occasione degli 8 anni di vita, rispondiamo a 8 curiosità sul Bosco Verticale. Pronti, partenza, via!
- Perché si chiama Bosco Verticale? Questa senza dubbio è la domanda più gettonata. Si chiama così perché fu concepito come un bosco vero e proprio, ma sviluppato in altezza. Presenta ben 2000 specie diverse di alberi e arbusti (qualcosa come 30.000 metri quadri di bosco e sottobosco). La disposizione degli alberi e degli arbusti è molto armoniosa e il loro colore cambia in base alla stagione: si va dalla palette di rossi- gialli- arancioni in autunno a quella delle nuance pastello in primavera.
- Chi ha progettato il Bosco Verticale? Fu l’architetto Stefano Boeri, architetto, urbanista e presidente della Triennale Milano, che durante un viaggio a Dubai nel 2007 ebbe l’idea di un grattacielo interamente ricoperto di alberi che rappresentasse l’unione perfetta tra uomo e ambiente. Le sue opere sono state esposte in tutto il mondo, anche alla Fondazione Prada.
- Chi cura le piante del Bosco Verticale? Poiché le piante del Bosco Verticale sono di ben 2000 specie diverse, è necessaria una conoscenza specifica per la cura. Ecco perché è affidata a figure professionali e più precisamente al Flying Gardeners, un team di giardinieri professionisti che come dei veri alpinisti con corde, caschi e imbracature si calano sulle due torri per curare la manutenzione delle piante.
- Quanto costa un appartamento del Bosco Verticale? Facciamo una premessa: nel grattacielo è presente la sorveglianza 24/7 e i condomini usufruiscono della piscina interna e della palestra. C’è anche un salone a disposizione per chi volesse organizzare party privati. Il costo è elevato soprattutto per la manutenzione delle piante. Per comprare una casa il costo è di 15.000€ al metro quadro a cui va sommato 1500€ di condominio mensile. Per affittare una casa nel Bosco Verticale il costo è di 3500€ mensili, senza spese condominiali.
- Si può pernottare nel Bosco Verticale? C’è anche la possibilità di provare l’ebbrezza di dormire una sola notte nel grattacielo green più famoso di Milano (su Airbnb il costo è di 326€ a notte circa e il pernottamento minimo è di 2 notti).
- Chi vive nel Bosco Verticale? Anche questa è una delle curiosità più diffuse. Tanti vip e molte celebrità, calciatori e imprenditori. Fedez non vive più al Bosco Verticale perché si è trasferito a CityLife.
- Si può visitare il Bosco Verticale? Purtroppo non è possibile visitare il Bosco Verticale, perché è una struttura privata, ma è possibile vederlo e fotografarlo solo dall’esterno, come fanno ogni giorno tanti turisti e curiosi italiani e stranieri.
- Bosco Verticale è una delle parole del gioco Taboo. Per farla indovinare non è possibile usare le parole bosco, foresta, Boeri, Milano e grattacielo. Provare per credere!
Non vi resta che andare a Milano a visitare il Bosco Verticale e fare un bel po’ di foto altamente instagrammabili.