In vigore fino al 31 dicembre 2022, il Bonus TV segue la transizione verso il nuovo digitale terrestre cominciata ad ottobre 2021. A partire dal 20 ottobre scorso, i televisori e i decoder che non ricevono i canali in alta definizione HD non visualizzano più 9 canali Rai, 3 canali Mediaset e 3 canali di radiovisione. Con questi presupposti, vediamo insieme come funziona il bonus TV, quali sono i requisiti per ottenerlo, la rottamazione e il decoder.
Cos’è il Bonus TV?
Abbiamo detto che dal 20 ottobre scorso i televisori e i decoder che non ricevono i canali in alta definizione HD non visualizzano più alcuni canali, ovvero:
- Rai 4
- Rai 5
- Rai Movie
- Rai Premium
- Rai Gulp
- Rai Yo-Yo
- Rai Storia
- Rai Sport+ HD
- Rai Scuola
- Boing Plus
- TgCom24
- Italia 2
- Radio 105
- R101 Tv
- Virgin Radio Tv
Altri canali restano per il momento in onda, ma questo è solo l’inizio: la transizione verso trasmissione in formato mpeg4 sarà completata nel 2023. Non tutte le TV delle famiglie italiane attualmente hanno un decoder compatibile, quindi l’idea del governo è quella di introdurre un bonus TV per l’acquisto di nuove apparecchiature. Ma come funziona questa agevolazione? I Bonus TV sono in realtà due diversi ma cumulabili tra loro. Il primo è il Bonus TV – Decoder destinato ai nuclei familiari con Isee fino a 20 mila euro, mentre il secondo è il Bonus Rottamazione TV senza limite di ISEE.
Come funziona il Bonus TV?
Come anticipato, gli incentivi sono di due tipi diversi:
- Il Bonus TV-decoder è un bonus destinato ai possessori di ISEE inferiore a 20.000 euro che prevede un contributo di 30 euro per l’acquisto di decoder idonei alla ricezione dei nuovi standard di trasmissione (DVBT-2/HEVC) o con ricezione satellitare. Il governo ha messo a disposizione per questa misura 250 milioni di euro, e il bonus è valido fino al 31 dicembre 2022 (salvo esaurimento dei fondi). Il bonus è riconosciuto sotto forma di sconto. I cittadini si rivolgono ai rivenditori per acquistare TV o decoder, dichiarando la loro intenzione di utilizzare il bonus. Dovranno quindi presentare la domanda, corredata di codice fiscale e carta d’identità, dichiarando un Isee inferiore a 20.000 euro e confermando che nessuno dei familiari ha già beneficiato del bonus.
- Il Bonus Rottamazione TV non prevede l’ISEE, e per questo motivo può essere richiesto da chiunque, a patto di possedere una TV da rottamare acquistata prima del 22 dicembre 2018. Per quanto riguarda il Bonus TV-Decoder, lo scopo è quello di incentivare l’acquisto di TV compatibili con il nuovo standard di trasmissione digitale terrestre DVB-T2-HEVC MAIN 10. I requisiti per l’utilizzo del bonus TV sono: essere residenti in Italia, possedere un televisori acquistato prima del 22 dicembre 2018 (data di entrata in vigore dello standard di codifica HEVC MAIN 10), ed aver pagato regolarmente il canone RAI.
Bonus TV: requisiti per ottenerlo
Tutte le famiglie con Isee inferiore a 20.000 euro e di nazionalità italiana possono richiedere il bonus TV. Si tratta di uno sconto fino a 30 euro applicato direttamente dal punto vendita dove si acquisterà il televisore o decoder. Per ottenere il bonus è necessario esibire un documento d’identità e un codice fiscale validi. Gli sconti sono disponibili sia presso i negozi fisici che online. Il canale e-commerce però, può essere utilizzato solo per le aziende che operano in Italia.
Come funziona la rottamazione con il Bonus TV
Per ricevere il bonus è necessario presentare un modulo di autocertificazione in cui si dichiara di possedere i requisiti. Il modulo deve essere controfirmato dal rivenditore o dal responsabile del centro di raccolta differenziata per comprovare l’effettivo smaltimento dei vecchi apparecchi elettrici. Oltre al modulo allegato, è necessario presentare anche un documento d’identità valido e un codice fiscale.
Decoder e Bonus TV
Se non si ricorda l’anno in cui si è acquistato il televisore, è possibile verificarne la compatibilità con lo standard DVBT-2 e la codifica HEVC MAIN 10 tramite un semplice test. Basta sintonizzarsi sul canale 100 o 200: se non arriva segnale il televisore non è compatibile. Se compare il messaggio “Test HEVC Main10” invece, significa che è compatibile con il nuovo standard. Il passaggio al nuovo digitale è inizieto nell’area 1 (Sardegna) il 15 novembre 2021.
La scadenza, invece, è fissata per il 30 giugno 2022, momento in cui l’area 1B (Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania) terminerà il passaggio. La modalità di trasmissione televisiva, già modificata nel quadriennio 2008-2012 con il passaggio dall’analogico al digitale terrestre, è cambiata ancora: l’obiettivo è quello di ottenere un sistema di trasmissione più efficiente, risparmiare banda e ottenere prestazioni superiori in termini audio e video.
Se nella prima fase saranno coinvolti solo pochi canali, la transizione sarà completata nel giugno 2022. Inoltre, i televisori obsoleti non potranno più guardare alcun canale. L’ultima data di entrata in vigore del nuovo digitale terrestre DVB-T2 è il 1 gennaio 2023, che segna la fine dello switch off iniziato il 15 ottobre dello scorso anno, utilizzando la codifica del codice MPEG-4. Questo secondo switch-off però, sarà senza dubbio ancora più importante, poiché ciò comporterà il passaggio di tutte le reti TV a nuove frequenze.
Il calendario dello switch-off regione per regione
Per il passaggio al nuovo digitale è stato chiaramente predisposto un preciso calendario con il riassetto delle frequenze. Ribadiamo come la situazione vari da regione a regione, e per questo motivo di seguito il riassunto delle date:
- Dal 15 novembre 2021 al 18 dicembre 2021 nell’area 1A – Sardegna.
- Dal 3 gennaio 2022 al 15 marzo 2022 nell’area 2 – Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia tranne la provincia di Mantova, provincia di Piacenza, provincia di Trento, provincia di Bolzano; nell’area 3 – Veneto, provincia di Mantova, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna tranne la provincia di Piacenza;
- dal 1° marzo 2022 al 15 maggio 2022 nell’area 4 – Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata; Abruzzo, Molise, Marche.
Dal 1° maggio 2022 al 30 giugno 2022 nell’area 1B – Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania.