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Diller Scofidio + Renfro: biografia, opere e curiosità delle Archistar

Lo studio Diller Scofidio + Renfro è uno studio internazionale fra i più famosi nel panorama degli architetti contemporanei. Continua a leggere per scoprire tutto quello che c’è da sapere.

Diller Scofidio + Renfro biografia

Lo studio associato nasce a New York nel 1981 dagli architetti Elizabeth Diller e Ricardo Scofidio. marito e moglie nella vita e legati professionalmente dal 1979. Charles Renfro è stato dapprima collaboratore dello studio, per poi diventarne partner nel 2004.  Dal 2015 lo studio ha un quarto socio: Benjamin Gilmartin.

Vedi anche: Los Angeles

Diller Scofidio + Renfro opere

Lo studio Diller Scofidio + Renfro è una realtà di progettazione interdisciplinare che lavora all’incrocio tra architettura, arti visive e performance. Oggi lo studio è una fra le realtà più influenti della scena newyorkese e fra le più celebri a livello internazionale. Vediamo insieme i progetti più belli realizzati da Elisabeth Diller e soci.

London Center of Music – Londra (in corso)

Questo è il primo progetto di Diller Scofidio + Renfro nel Regno Unito.  Il London Centre for Music nasce dall’esigenza di dotare Barbican Centre di un nuovo spazio pubblico ampio e luminoso, di una sala da concerti in grado di ospitare manifestazioni musicali di livello internazionale e di spazi per l’apprendimento e la sperimentazione.

diller scofidio+renfro london center of music
London Center of Music
L’edificio è stato immaginato, infatti, come un luogo in cui le attività proseguono per tutto il giorno, dove la musica è appresa, sperimentata e condivisa. Il progetto cerca di sfruttare il potenziale urbano dell’area, realizzando una piazza pedonale su cui affaccerà anche il nuovo polo museale della Culture Mile. Questo intervento si collega idealmente alla visione che mira nel lungo periodo a far diventare Londra una città essenzialmente pedonale e ricca di spazi pubblici. Inoltre, la nuova piazza si configura anche come punto d’incontro di due assi urbani, quello nord-sud – che unisce South Bank, Tate Modern, St. Paul’s Cathedral, il Center for Music e il Barbicane – e quello est-ovest del nuovo Culture Mile, servito dalla nuova rete di trasporti.
dettaglio interno london center of music
Dettaglio dell’interno
Al suo interno il London Centre for Music sarà caratterizzato da un foyer multilivello dove troveranno posto bar, caffetterie, spazi flessibili per la ricerca, per attività sociali, educative e culturali. Qui le grandi scalinate ad anfiteatro offriranno ai visitatori un luogo di incontro e di sosta.
  • La sala da concerto è concepita per essere uno spazio intimo e inclusivo. Il pubblico, infatti, avvolgerà tutti i lati del palco grazie a un attento studio dei posti a sedere. Lo studio ha permesso di conciliare gli aspetti della propagazione del suono e la necessità di offrire un nuovo modo di fruire il momento dello spettacolo.
  • I piani superiori del complesso ospiteranno negozi, uno spazio destinato alla ristorazione, una grande terrazza con vista panoramica sullo skyline londinese e un ambiente per performance ed eventi che fungerà da “faro” proseguendo l’intenzione dell’intero complesso di diventare un polo culturale senza precedenti all’interno della città.

Adelaide Contemporary – Adelaide (in corso)

L’Adelaide Contemporary nasce con l’obiettivo di creare una nuova struttura culturale in grado di riunire, non solo sotto un unico tetto ma anche sotto l’idea di “contemporaneo”, la storia della cultura aborigena, la notevole quantità di opere dell’Art Gallery of South Australia oltre a festival ed eventi.

adelaide contemporary diller scofidio+renfro
Proprio per questo l’edificio ideato da Diller Scofidio + Renfro è concepito come una macchina espositiva in grado di ospitare al suo interno ogni tipo di evento culturale. Questo è possibile grazie alla varietà degli spazi che hanno dimensioni, altezze, qualità della luce sempre diversi. L’Adelaide Contemporary sarà composto da una serie di volumi bianchi accostati tra loro a formare dei gradini leggermente inclinati rispetto al loro asse, unificati poi da una schermatura unica a livello del tetto. Una facciata bianca rifletterà il cielo durante il giorno ed emetterà una luce soffusa dall’interno dopo il tramonto, permettendo di intravedere le gallerie interne. Tutte le gallerie saranno collegate fra loro da una “super lobby” al piano terra, concepita come un’estensione della città.

The Shed  – New York (2019)

Il nuovo progetto di Diller Scofidio + Renfro per New York è situato all’interno del nuovissimo intervento Hudson Yards, il più grande sviluppo immobiliare privato in costruzione a New York. Questo edificio innovativo è composto da una parte fissa di 8 livelli e una mobile.

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The Shed – New York
La struttura è stata concepita per trasformarsi fisicamente in modo da supportare le idee più ambizione degli artisti.  La parte mobile è composta da un “guscio” telescopico retrattile in acciaio a griglia diagonale rivestito di EFTE e montato su binari di circa 40 metri lunghezza. Questo modulo è in grado di scorrere e coprire la piazza adiacente, dando vita così a un grande spazio coperto pensato per le performance di larga scala.
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Fasi di costruzione
Il sistema cinetico, che consiste in sei ruote di 180 centimetri di diametro, si ispira al passato industriale del sito, e in particolare dell’High Line e della West Side Railyard. Questa parte mobile di The Shed si propone di rispondere alle future esigenze degli artisti, dei media e della tecnologia. La parte fissa invece organizzata su otto livelli, ospita al suo interno 2 piani dedicati a spazi espositivi, uno spazio per le prove, un laboratorio creativo e uno spazio per eventi all’ultimo piano.
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Dettaglio dell’interno
Le funzioni di servizio trovano posto nei piani inferiori del grattacielo 15 Hudson Yards, progettato dagli stessi architetti, al quale The Shed si appoggia.

15 Hudson Yards – New York (2018)

Diller Scofidio + Renfro firma a Manhattan l’edificio 15 Hudson Yards, primo complesso residenziale ad essere completato all’interno del nuovo quartiere Hudson Yards. Situato all’incrocio tra la 30th Street e la 11th Avenue, 15 Hudson Yards prende forma a partire da un volume rettangolare che si assottiglia dolcemente innalzandosi fino a dare vita a quattro cilindri al suo culmine.

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15 Hudson Yards – New York
La sua particolare configurazione è stata realizzata utilizzando lastre di vetro curvato a freddo. Queste lastre hanno permesso di ammorbidirne le forme dando vita a una superficie continua e fluida. Nei suoi 88 piani l’edificio ospita al suo interno 200 appartamenti. Le residenze sono raggiungibili da una lobby in pietra naturale che si estende per tutto il primo piano, incorniciando la vista della vicina High Line.
dettaglio interno 15 hudson yards
Piscina interna al 15 Hudson Yards
Gli spazi comuni per i residenti includono una terrazza panoramica, un centro benessere con piscina coperta, un business center, spazi di lavoro e lounge.

Broad Museum – Los Angeles (2015)

Il Broad Museum progettato da Diller Scofidio + Renfro si trova al centro di Los Angeles,  accanto al Walt Disney Concert Hall e il Museo d’Arte Contemporanea. L’edificio è una grande scatola tagliata sui due angoli frontali. L’involucro è rivestito da un’imponente struttura alveolare di calcestruzzo, acciaio e fibra di vetro.

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Broad Museum – Los Angeles

L’involucro protegge l’intero museo lasciando filtrare la luce naturale in maniera diffusa verso l’interno. Al piano terra e al livello superiore sono collocate le gallerie divise da una “volta” in posizione intermedia che ospita l’archivio delle collezioni, attorno al quale si sviluppa l’area amministrativa.

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Dettaglio dell’interno

Superato l’ingresso, i visitatori entrano in una hall dalle forme organiche e salgono con una scala mobile di oltre 30 metri, attraversando la “volta” in calcestruzzo, fino ad arrivare alla galleria all’ultimo piano. Questo spazio è caratterizzato da soffitti alti 7 metri e punteggiati da 318 lucernari, che diffondono i raggi del sole all’interno.

McMurtry Art and Art History Building – Stanford University (2015)

Il McMurtry Building unisce i dipartimenti di arte e storia dell’arte della Stanford University, il primo dedicato alla produzione artistica e il secondo allo studio dell’arte. L’edificio ospita una vasta gamma di discipline: Storia dell’arte, Studio, Fotografia, Media e Digital Design.

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McMurtry Art and Art History Building

Il design proposto da Diller Scofidio+ Renfro prende la forma di due fili scultorei intrecciati: uno dedicato al Dipartimento di Arte e l’altro al Dipartimento di Storia dell’Arte.

  • Il filone Art History abbraccia il patrimonio edilizio dell’università con un esterno in gesso cementato tipico degli edifici storici in tutto il campus.
  • Il filo Art è differenziato da una finitura in zinco patinato, un’estetica industriale in linea con la realizzazione dell’arte. La biblioteca di arte e architettura è posizionata la centro dei due edifici,  una scatola di vetro fluttuante trasparente.

Ogni aspetto dell’edificio è stato progettato per massimizzare la visibilità, l’interazione e gli incontri casuali. Le pareti trasparenti degli studi e delle aule consentono una luce naturale di penetrare all’interno.

dettaglio dell'interno
Dettaglio dell’interno

Da un punto di vista distributivo, il cortile di primo livello collega la hall, lo spazio espositivo, lo studio di scultura e uno spazio di presentazione flessibile da 120 posti. Questo spazio può essere configurato come un’aula, un luogo per spettacoli, una galleria multimediale o uno spazio per spettacoli all’aperto che si apre su un verde prato. Al secondo livello, la terrazza della biblioteca offre un luogo di studio, spettacoli o eventi sociali. Una sky court alterzo livello è progettata come una serie di sale all’aperto che fungono da spazi per le attività artistiche. Il piano inferiore dell’edificio ospita camere oscure, laboratori di computer art media e sale di montaggio cinematografico.

Lincoln Center – New York (2010)

Il Lincoln Center, luogo iconico di New York, è stato oggetto di riqualificazione da parte di Diller Scofidio + Renfro. La riprogettazione degli spazi pubblici del Lincoln Centre, in collaborazione con Beyer Blinder Belle e FXFOWLE, ha previsto una serie di interventi. Fra questi troviamo la trasformazione di Central Plaza, la North Plaza, la conversione della 65th Street in una nuova arteria urbana, la trasformazione di tre isolati del Lincoln Center che affacciano Columbus Avenue e, infine, il Damrosch Park.

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Lincoln Center – New York
L’intervento ha richiesto l’uso di scale differenti dissolvendo i confini tra pianificazione urbana, architettura, landscape design e information design con lo scopo di trasformare il campus non solo al suo interno ma anche all’esterno.

The Julliar School – New York (2009)

Il progetto di riqualificazione del Lincoln Center for the Performig Arts ha incluso il recupero e l’ampliamento della Juilliard School. La riprogettazione della Juilliard proposta da Diller Scofidio + Renfro ha trasformato la scuola capovolgendo gli spazi.

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Julliard School- New York
Le attività che prima si svolgevano all’interno dei padiglioni di studio e di altre sale per la didattica vengono svelate alla città attraverso una facciata in vetro che le rende veri e propri spazi di esibizione visibili ai passanti. All’interno i nuovi spazi soddisfano le esigenze di isolamento e di flessibilità acustica in modo da rispondere alle diverse attività che si svolgono all’interno della scuola.
Il rivestimento del teatro è costituito da pannelli in compensato perforato, che possono essere fissati attraverso chiodatura e ridipinti e sostituiti con facilità. Questi pannelli oltre a  consentire l’assorbimento acustico, sono retro-illuminati e forniscono una scenografia elegante per quelle rappresentazioni che non richiedono la costruzione di un vero e proprio set.
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Dettaglio della sala interna
La Juilliard School ospita anche una sala di lettura contenente manoscritti rari e un nuovo dipartimento per le tecnologie collegate alla musica. I limiti strutturali dell’edificio preesistente sono stati sfruttati come potenzialità per creare un’identità caratterizzata dalla maggiore visibilità conferita alla scuola.

Institute of Contemporary Art – Boston (2006)

L’institute of Contemporary Art è il primo museo costruito a Boston dopo 100 anni. L’edificio progettato da Diller Scofidio +Renfro comprende gallerie temporanee e permanenti, un teatro multiuso, un ristorante, una libreria, strutture per l’istruzione / officina e uffici amministrativi.

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Institute of Contemporary Art – Boston

Il sito è delimitato su due lati da Harbour Walk. Questa passerella pubblica è usata come una superficie civica che si estende fino a formare la tribuna pubblica, si appiattisce sul palcoscenico teatrale e avvolge le superfici del teatro. Il lungomare è sia una grande risorsa per il museo sia una distrazione dal suo programma focalizzato interiormente. 

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Dettaglio della mediateca sospesa

La mediateca sospesa sotto lo sbalzo di copertura modifica il contesto alla vista, lasciando solo la trama dell’acqua. L’Institute of Contemporary Art è una collaborazione con Perry Dean Rogers come architetto associato.

Blur Building – Neuchatêl (2002)

Con questa realizzazione lo studio Diller Scofiedo + Renfro è entrato a far parte del panorama dell’architettura contemporanea internazionale. Il Blur Building è un’architettura di atmosfera, una massa di nebbia derivante da forze naturali e artificiali.

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Blur Building- Neuchâtel

Per ottenere questo effetto l’acqua viene pompata dal lago di Neuchâtel, filtrata e sparata come una nebbia sottile attraverso 35.000 ugelli ad alta pressione. Un sistema meteorologico intelligente legge le mutevoli condizioni climatiche di temperatura, umidità, velocità e direzione del vento e regola la pressione dell’acqua in varie zone. Quando si entra nel Blur, i riferimenti visivi e acustici vengono cancellati. Vi è solo un “white-out” ottico e il “rumore bianco” degli ugelli pulsanti.

Contrariamente agli ambienti immersivi che puntano alla fedeltà visiva in alta definizione con virtuosismo tecnico sempre maggiore, Blur è decisamente a bassa definizione. In questo padiglione espositivo non c’è altro da vedere se non la nostra dipendenza dalla visione stessa. È un esperimento di de-enfasi su scala ambientale.

dettaglio del blur building
Blur Building- dettaglio della nebulizzazione dell’acqua

Il movimento all’interno non è regolamentato. Il pubblico può salire sul ponte dell’angelo attraverso una scala che emerge attraverso la nebbia nel cielo blu. L’acqua non è solo il sito e il materiale principale dell’edificio; è anche un piacere culinario. Il pubblico può bere l’edificio. La leggera struttura  misura 90 metri di larghezza per 60 metri di profondità. Alta in totale 22 metri, è supportata da quattro colonne.

Diller Scofidio + Renfro curiosità

Nel 2019 lo studio Diller Scofidio+ Renfro ha ricevuto il Royal Academy Architecture Prize, per il loro contributo costante e stimolante alla cultura architettonica.

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