L’estrema varietà geografica del Cile è la caratteristica che vuole essere mostrata ai visitatori di Expo 2015.
Per ottenere questo risultato, il Padiglione del Cile propone un viaggio attraverso i diversi ecosistemi del Paese, dal Deserto dell’Atacama alla Patagonia, dalle verdi vallate centrali alle isole, mostrando come la vita cresce e viene salvaguardata in ognuno di essi.
Lo scopo finale è divertire il visitatore e promuovere l’interesse verso il Paese, focalizzando l’attenzione sull’impegno a favore della protezione delle risorse idriche e della produzione di cibo sostenibile per tutti.
Il concept del Padiglione è ispirato alla ramificazione di una foresta: è stato scelto questo tema per mettere in evidenza il fatto che in Cile la superficie forestale è in aumento, in controtendenza con la deforestazione globale.
Il Padiglione, progettato dall’architetto Cristiàn Undurraga, si sviluppa in un lotto di circa 1900 mq. Si sviluppa come un volume sospeso su un grande architrave in legno, avvolto da uno scheletro fatto di travi incrociate e montate a secco, sollevato da terra da quattro pilastri in cemento, che creano uno spazio intermedio.
L’accesso al padiglione avviene attraverso lo spazio al piano terra, organizzato come un grande punto d’incontro, relax e scoperta del Cile, grazie ad una lunga tavola che accoglierà i visitatori; il corridoio centrale congiungerà gli spazi espositivi a quelli dedicati alla degustazione.
Al centro del padiglione una lunga rampa porta al livello superiore, nella grande struttura in legno al cui interno si trova il cuore dell’intero padiglione: un tunnel circondato da ventiquattro proiettori che immergerà i visitatori in una realtà virtuale dove saranno illustrate le diverse zone del Paese con le varie coltivazioni, le varietà del territorio e i cibi tipici.
Questa grande “scatola sospesa” che diventerà il vero segno percepito a distanza, racchiude al suo interno il tema centrale sviluppato dal Padiglione, ovvero l’ospitalità di un paese “ricco di varietà”, come recita il titolo del Padiglione.
Arch. Elena Valori