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scuola Passiva di Montessori

La scuola Passiva di Montessori uno spazio dedicato ai bambini

La scuola Passiva di Montessori si trova ad Aufkirch, in Germania. E’ stata progettata nel 2004 dagli architetti: Walbrunn, Grotz, Vallentin, Loibl. Il progetto di questa nuova scuola primaria e secondaria inferiore è partito con l’intenzione di creare una serie di spazi adatti alle esigenze dei bambini, direttamente collegati con l’ambiente esterno e permeati il più possibile dalla luce naturale. Il complesso è distribuito secondo un disegno organico che lo fa apparire come un naturale prolungamento del giardino circostante. Molte componenti progettuali derivano direttamente dai principi pedagogici della scuola, a cui i progettisti si sono fortemente ispirati.

scuola Passiva di Montessori

Il progetto si risolve in un corpo di fabbrica lungo e compatto, allineato in modo da consentire l’affaccio verso sud-est delle aule principali, in direzione dell’accesso al lotto e del cortile, mentre le aule dedicate alle attività tecniche sono orientate sul fronte nord-ovest. Tra queste due fasce funzionali sono stati ricavati gli spazi di distribuzione e di servizi, illuminati da lucernari inclinati che emergono dalla copertura verde.

L’impianto di riscaldamento serve tre zone separate (aule, aula magna, e palestra) e distribuisce il calore tramite una serie di radiatori tubolari provvisti di valvole termostatiche per la regolazione della temperatura ambiente. Per quanto invece concerne l’impianto di aerazione, questo tipo di edifici la richiede forzata. Tutti i locali sono raggiunti dall’impianto tramite condotti inseriti nei controsoffitti e la regolazione della portata della ventilazione avviene tramite regolatori di velocità installati nei vari ambienti.

Nelle aule della scuola passiva viene immessa una quantità di aria in leggera sovrapressione così da farla defluire in modo naturale agli spazi di distribuzione e quindi agli ambienti che richiedono un estrazione forzata dell’aria, come ad esempio i servizi igienici, il guardaroba e il locale degli addetti ausiliari che sono raggruppati nella zona centrale. Degne di nota sono le fonti di ombreggiamento circostanti che avrebbero potuto interferire con il soleggia mento dell’edificio e, nel contempo, sono stati previsti deli elementi di schermatura per prevenire il surriscaldamento estivo delle aule.

Il progetto del comportamento termico del corpo di fabbrica è stato effettuato con il programma PHPP (Passiv Haus Projektierungs Paket), un processo di calcolo sviluppato dal Passivhaus Institut di Darmstadt che simula il comportamento della case passive tenendo conto di fattori quali la compattezza del volume, la superficie dell’involucro esterno opaco e trasparente, la trasmittanza di superfici verticali ed orizzontali, i guadagni solari e quelli passivi, i fattori di ombreggiamento e la ventilazione; è proprio per questo che si devono evitare i ponti termici; ma in risposta al blower door test (prova di permeabilità all’aria), a riprova del fatto che l’edificio è stato costruito a regola d’arte. La scuola passiva è stata costruita in una zona agricola, collocandosi così al centro di un’area completamente verde.

scuola passiva di Montessori in iverno

Infatti l’altezza della scuola passiva è ridotta a due piani per garantire un ottimo inserimento nel paesaggio agrario circostante e degrada con una copertura verde che si fonde così con la vegetazione del giardino sia in inverno che d’estate. Questa particolarità è giustificata dal fatto che si vuole ridurre il più possibile la superficie esterna e diminuire così le dispersioni termiche che si verificano attraverso l’involucro.

 

scuola Passiva di Montessori vista esterna

 

 

Maria Giulia Petrai

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