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Aquila Temporary Concert Hall

L’architettura dopo il sisma: Shigeru Bahn

L’architettura dopo il sisma: l’esempio de L’Aquila Temporary Concert Hall

Con questi ultimi articoli vogliamo affrontare la tematica della ricostruzione post sisma, attraverso alcuni progetti simbolo, come appunto quello de L’Aquila Temporary Concert Hall dell’architetto Shigeru Ban.

Chiamata anche Paper Concert Hall, l’edificio è stato inaugurato il 7 maggio 2011 con un concerto diretto da Tomomi Nishimoto;  un esempio di architettura temporanea di particolare interesse non solo per la sua capacità di inserirsi con discrezione nel contesto paesaggistico circostante, senza invaderlo o alterarlo (e questo, nel caso specifico, proprio in virtù della sua “provvisorietà”), ma anche per i materiali scelti per realizzarla.

Si tratta di una sala concerti da 230 posti adiacente la nuova sede del Conservatorio di Musica “Alfredo Casella” nel quartiere di Acquasanta, che nasce da un’operazione culturale ma soprattutto da un’espressione di solidarietà fra i popoli; il progetto venne presentato infatti nei mesi immediatamente successivi al sisma che colpi’ la città il  6 aprile 2009,  grazie alla volontà del governo giapponese di partecipare attivamente al processo di ricostruzione dei luoghi simbolo della città.

L'Aquila Temporary Concert Hall planimetria  L'Aquila Temporary Concert Hall prospetti

Shigeru Ban, principale protagonista dell’architettura temporanea in cartone o bamboo e già progettista di numerosi interventi a Kobe in seguito al terremoto del 1995, nel giugno del 2009 presentò un primo progetto per la nuova sede del Conservatorio Alfredo Casella con annesso auditorium da realizzarsi nel quartiere di Pettino, ma l’iter di progettazione subì numerose modifiche sino alla definitiva scelta di realizzare separatamente la sede dell’ateneo e la sala concerti in un terreno nella periferia nord-orientale de L’Aquila.

L’auditorium si articola in un fojer d’ingresso e in una serie di vani accessori distribuiti intorno a una concert hall ellittica lunga 25 metri e con una copertura a piramide ribassata, che regge su un perimetro di 44 pilastri. L’intero edificio, che si estende su una superficie di oltre 700 mq, è stato concepito in acciaio, mentre i rivestimenti sono costituiti da sacchi d’argilla espansa rivestiti a loro volta da cartone precompresso (materiale impiegato anche per la realizzazione delle pareti divisorie interne).

L'Aquila Temporary Concert Hall interno

Ovviamente, grande attenzione è stata dedicata alle problematiche acustiche; gli studi preliminari dedicati a questo tema hanno convinto l’architetto Ban e il suo staff che il cartone non solo avrebbe svolto ottimamente la funzione strutturale, garantendo il massimo delle prestazioni in quanto materiale ecocompatibile, leggero e “temporaneo”, ma, se trattato in maniera idonea, avrebbe anche brillantemente risolto la cruciale questione acustica.

Un ottimo esempio  quindi, quello che ci arriva dal Giappone dove i terremoti sono purtroppo frequentissimi e forti, di come anche in situazioni di emergenza si possa realizzare un’architettura funzionale, esteticamente interessante e con ottime caratteristiche di resistenza sismica. Leggi anche il nostro articolo sui consigli di esperti giapponesi sul tema terremoti.

Arch. Elena Valori

 

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