Portfolio: un vero e proprio “biglietto da visita”
Il portfolio è l’elenco dei lavori svolti da un professionista (come ad esempio un architetto), corredato di immagini esplicative.
Nei paesi di lingua anglosassone, il termine indicava una cartella o una busta di cuoio atta a contenere documenti di una certa importanza, ma anche, per estensione, il gabinetto di un ministro, cioè il suo dicastero (che in italiano è detto portafoglio).
Il portfolio quindi, è il nostro vero e proprio biglietto da visita, la “vetrina” con cui ci proponiamo ai potenziali datori di lavoro, per mostrare le nostre competenze.
La difficoltà di chi si trova alla ricerca della prima esperienza lavorativa, deriva dal fatto di non avere ben chiaro che cosa presentare nella propria raccolta di lavoro: naturalmente, essendo la prima esperienza lavorativa, si potranno presentare solo i lavori svolti in ambito universitario, che comunque aiuteranno il potenziale datore di lavoro, anche in un eventuale sede di colloquio, a comprendere meglio le attitudini e le modalità lavorative del candidato.
Prima di iniziare con la carrellata dei lavori, è buona norma una piccola presentazione dell’autore, con relativi contatti: un piccolo “riassunto” di quanto già scritto anche nel Curriculum Vitae, che normalmente precede il portfolio quando si inoltra la documentazione per una candidatura lavorativa.
Per quel che concerne la grafica e l’estetica, essendo appunto un lavoro strettamente personale, è richiesto si’ che l’elaborato sia professionale (in formato possibilmente A4, per facilitarne l’eventuale stampa) ma anche che fornisca già dal primo impatto un’idea del senso estetico e del gusto del candidato.
Altra buona regola è quella di mettere i lavori più significativi sia all’inizio che alla fine del portfolio, in modo tale da lasciare la parte centrale per i lavori di repertorio.
Per quanto riguarda la selezione dei lavori da mostrare, pur avendo a disposizione materiale variegato ed ugualmente interessante, è consigliabile contenete la voglia di mostrare tutto in un unico “pacchetto” ed esibite solo un tipo o due di lavori, i più significativi.
Per concludere ricordiamo che anche il collegamento del proprio portfolio ad un blog, o la creazione di un portfolio online su siti quali www.weebly.com o www.wixx.com, permettono un discreto ampliamento di visibilità.
Arch. Elena Valori