Lavoro: i software di grafica più richiesti
Per un architetto è ormai indispensabile l’utilizzo di software di grafica: il disegno a mano libera, in epoca moderna, ha utilizzo limitato agli schizzi preliminari di progetto, per poi passare alle fasi successive di digitalizzazione dell’idea, fino all’elaborazione di un modello 3D e di una immagine virtuale (rendering).
In questo articolo presentiamo una “carrellata” dei software più richiesti nei grandi studi, ma comunque utilizzati quotidianamente anche negli studi tecnici medio-piccoli (come ad esempio AutoCAD).
Programmi di grafica 2D:
Il più richiesto, e anche il più conosciuto è senza alcun dubbio AutoCAD, presente ormai sul mercato da molti anni e conosciuto veramente dalla maggior parte degli addetti ai lavori; è un programma estremamente ampio, che dà la possibilità anche di fare una moderazione 3D molto dettagliata (forse proprio per questo, non è molto utilizzato in ambito 3D).
Parallelamente al software più conosciuto, ne esistono varie versioni “Oper Source”, che hanno all’incirca le stesse funzionalità e la stessa interfaccia, salvo alcune variazioni, e soprattutto danno la possibilità di aprire i file formato dgw.
BIM:
Recentemente, come scritto anche in una serie di articoli precedente, i grandi e medi studi richiedono ottime conoscenze di software BIM (Building Information Modelling). Studi di rilevanza internazionale come il Renzo Piano Building Workshop e lo Studio di Santiago Calatrava, giusto per citarne alcuni, richiedono ottime conoscenze di Revit: il BIM di casa Autodesk infatti è il più utilizzato nei grandi studi, ma come molti già sapranno, Revit non è compatibile con la piattaforma MAC OSX, nascendo solo ed esclusivamente per un uso in campo WindowsOS.
Per il mondo OSX infatti, in materia BIM viene utilizzato ArchiCAD: quest’ultimo viene molto richiesto in studi soprattutto all’estero (in particolar modo in Svizzera e Nord Europa). La finalità è la stessa, si tratta sempre e comunque di un software BIM, e come accade anche nel mondo della moderazione 3D, dove 3D Studio Max e Cinema 4D si contendono le due piattaforme principali, stessa cosa accade per i Building Information Modelling; stesso risultato ottenuto pero’ con due programmi differenti.
Programmi 3D e rendering:
Come detto poco fa, i più utilizzati sono 3D Studio Max (per Windows OS) e Cinema4D (per MAC OSX). Le differenze fra le due interfacce sono minime, come anche i motori di render: si usa sempre Vray. Altri programmi di moderazione 3D richiesto sono Rhinoceros e Grasshopper, e sporadicamente anche SketchUp: semplice ed intuitivo, se coniugato ad un buon motore di render, si possono ottenere dei modelli 3D interessanti.
Programmi di impaginazione e post produzione:
Anche in questo caso, i più richiesti e conosciuto sono Adobe Photoshop e Adobe InDesign.
Studi internazionali come quello di Renzo Piano, richiedono la padronanza di Lightroom, un programma fotografico sviluppato da Adobe Systems disponibile per macOS e Microsoft Windows, progettato per assistere i fotografi professionisti nel gestire grossi quantitativi di immagini nel corso del processo di post-produzione; proprio per la post produzione, viene utilizzato anche in ambito architettonico per il “ritocco” dei render.
Detto questo, e vista la vastità dell’argomento, è impensabile diventare esperti di tutti i programmi richiesti, ma dovendo scegliere, per ampliare la propria conoscenza informatica di base, è buona regola focalizzare l’attenzione sul software più richiesto (come ad esempio Revit) ricordando poi che anche altri programmi con simili funzioni, saranno facilmente gestibili avendo già una buona conoscenza del software ” concorrente”.
Arch. Elena Valori