Gli appassionati di design degli interni sono costantemente alla ricerca di nuovi modi di rendere unica la propria casa, un fine che viene spesso perseguito con la scelta delle giuste piante ornamentali.
E, diciamola tutta, in alcune parti del mondo la voglia di creare un ambiente inimitabile è così forte da spingere i più eclettici a scegliere esemplari decisamente poco ortodossi: un tipico esempio di questo è la cannabis, una pianta che sta iniziando a essere inserita negli ambienti interni in quei Paesi dove la sua coltivazione domestica è legale o, comunque, tollerata. Pratica, quest’ultima, totalmente illecita qui in Italia, dove benché esistano in vendita prodotti come i semi femminizzati di Sensoryseeds, e-commerce specializzato proprio nell’offerta di semenze di cannabis, questi possono essere acquistati esclusivamente a scopo collezionistico e non al fine di crescere una pianta per decorare la propria dimora.
Ad ogni modo, per chi cerca degli esemplari davvero originali e, magari, con un fascino esotico, esistono tante alternative per rendere speciale la casa. E lo dimostreremo in questo articolo, nel quale abbiamo selezionato le 5 migliori piante da utilizzare per la decorazione degli interni
1° Posto: Pothos (Epipremnum aureum)
Il Pothos, scientificamente noto come Epipremnum aureum, merita indiscutibilmente il primo posto nella nostra classifica delle migliori piante da interno. Questa pianta rampicante, originaria delle Isole Salomone, si distingue per la sua straordinaria facilità di coltivazione e la sua capacità di adattarsi a diversi ambienti domestici.
Tra le caratteristiche più interessanti della pianta va citata la sua capacità di migliorare la qualità dell’aria negli ambienti chiusi, una proprietà che, tramite pratiche di ingegneria genetica, sta venendo sfruttata in Francia allo scopo di ridurre l’inquinamento domestico.
Uno degli aspetti più apprezzati del Pothos è la sua tolleranza a condizioni di luce variabili. Sebbene preferisca la luce indiretta luminosa, può sopravvivere anche in ambienti meno luminosi, rendendolo ideale per appartamenti e uffici con luce naturale limitata.
Riguardo all’irrigazione, richiede un approccio moderato: l’innaffiatura è necessaria solo quando il terreno si asciuga, evitando così il rischio di marciume radicale.
2° Posto: Edera (Hedera helix)
L’Edera, o Hedera helix, comunemente nota come edera comune, occupa con merito il secondo posto nella nostra classifica. Questa pianta perenne ed elegante, con le sue foglie verdi lucide e la sua natura rampicante, è una scelta classica e versatile per gli interni.
L’edera è apprezzata per la sua straordinaria capacità di adattarsi a vari ambienti e per il suo aspetto estetico raffinato. Può essere fatta crescere su supporti o lasciata pendere liberamente, offrendo così molteplici opzioni di decorazione.
La cura dell’edera è relativamente semplice, rendendola adatta anche a chi non ha il pollice verde.
Predilige un ambiente con luce indiretta, ma può adattarsi a condizioni di luce più basse. È importante evitare l’eccesso di acqua, innaffiando solo quando il terreno inizia ad asciugarsi. Tuttavia, ama un’umidità ambientale moderata, per cui può beneficiare di nebulizzazioni occasionali.
3° Posto: Pianta del Rosario (Senecio Rowleyanus)
La Pianta del Rosario, conosciuta scientificamente come Senecio Rowleyanus, conquista il terzo posto nella nostra selezione. Questa pianta grassa unica e affascinante è celebre per le sue foglie sferiche che ricordano piccole perle, una caratteristica che le conferisce un aspetto distintivo e la rende una scelta popolare per gli interni moderni.
Essendo una succulenta (altro nome delle piante grasse), il Senecio Rowleyanus richiede poche cure e può sopravvivere in condizioni di scarsa manutenzione. Predilige ambienti luminosi, ma può adattarsi anche a livelli di luce più bassi. Il fattore cruciale per la sua cura è evitare l’innaffiamento eccessivo.
È sufficiente annaffiarla sporadicamente, permettendo al terreno di asciugarsi completamente tra un’innaffiatura e l’altra. Questa caratteristica la rende ideale per chi non ha molto tempo da dedicare alla cura delle piante.
4° Posto: Pianta delle monete cinesi (Pilea peperomioides)
Al quarto posto nella nostra classifica si posiziona la Pilea peperomioides, comunemente nota come la Pianta delle monete cinesi. Questa pianta, originaria della Cina sudoccidentale, ha guadagnato una popolarità enorme grazie al suo aspetto distintivo e alla facilità di cura, rendendola una scelta ideale per gli amanti delle piante di ogni livello di esperienza.
La Pilea peperomioides si distingue per le sue foglie rotonde e piatte che assomigliano a monete verdi, sostenute da sottili fusti verticali. Questo aspetto unico le conferisce un fascino estetico particolare, adatto sia a interni moderni che tradizionali.
La pianta tende a crescere dritta e può raggiungere fino a 30 centimetri di altezza, rendendola perfetta per essere posizionata su tavolini, scrivanie o mensole.
La Pilea peperomioides è una pianta di facile manutenzione. Preferisce la luce indiretta, ma può tollerare anche condizioni di luce più bassa, purché non sia troppo scarsa. È importante evitare l’esposizione diretta al sole, che può scottare le sue delicate foglie.
Per quanto riguarda l’innaffiatura, è sufficiente mantenere il terreno leggermente umido, evitando ristagni d’acqua che potrebbero danneggiare le radici.
5° Posto: Spatifillo (Spathiphyllum)
Al quinto posto della nostra classifica si posiziona lo Spatifillo, noto scientificamente come Spathiphyllum. Questa pianta elegante e raffinata, originaria delle foreste pluviali tropicali dell’America e del sud-est asiatico, è rinomata per la sua bellezza e per i suoi benefici ambientali, rendendola un’aggiunta preziosa a qualsiasi ambiente interno.
Lo Spatifillo è particolarmente apprezzato per le sue larghe foglie verdi lucide e per le sue spettacolari fioriture bianche, che spiccano elegantemente contro il verde scuro del fogliame. I suoi fiori, simili a punte di lancia, aggiungono un tocco di grazia e raffinatezza a qualsiasi spazio.
La pianta può variare in altezza, da varietà più compatte adatte a spazi ridotti a quelle più imponenti, ideali per ambienti più ampi.
Lo Spatifillo è relativamente facile da curare, il che lo rende adatto sia per appassionati esperti che per principianti. Preferisce ambienti con luce indiretta, ma può adattarsi a condizioni di luce più bassa. È importante evitare l’esposizione diretta al sole, che può danneggiare le foglie.
La pianta richiede un’irrigazione regolare, mantenendo il terreno umido ma non troppo zuppo, e beneficia di una nebulizzazione occasionale per simulare l’umidità della sua terra natia.