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Microcemento

Microcemento: cos’è? Problemi, prezzi e aziende principali nel settore

Il microcemento è considerato uno dei materiali decorativi più trendy al mondo. È un rivestimento costituito da una base cementizia ad alte prestazioni a cui vengono aggiunti successivamente polimeri, additivi e pigmenti naturali di colori corrispondenti alle tonalità desiderate. Con questo procedimento si ottiene un materiale che ha un’adesione straordinaria praticamente su quasi tutte le superfici.

Microcemento: cos’è?

Il Microcemento è comunemente usato per rivestire calcestruzzo, malta, piastrelle, intonaco, cemento, metallo, gres, cartongesso o plastica e molti altri. La sua grande finitura, consistenza e versatilità lo hanno reso uno dei materiali preferiti da architetti e interior designer poiché si adatta perfettamente alle esigenze di ogni progetto. Inoltre, poiché non è necessario rimuovere il rivestimento esistente per la sua applicazione, si risparmia tempo e gran parte dei costi di lavoro. L’importante è che la superficie su cui si lavora sia solida e ben fissata. L’ultima caratteristica da evidenziare del microcemento è che non brucia, non aumenta il carico d’incendio, né produce fumo e gas tossici. Ha un’elevata resistenza al fuoco e ne arresta la propagazione. Per quanto riguarda la manutenzione, la pulizia deve essere eseguita regolarmente con acqua e sapone neutro per mantenere il microcemento in perfette condizioni. A seconda del tipo di superficie, esiste la possibilità di eseguire interventi con prodotti professionali e specifici, garantendo così una maggiore durata funzionale ed estetica nel tempo.

Microcemento: problemi comuni

Uno dei problemi più comuni che possono verificarsi è la fessurazione del materiale, ovvero la comparsa di crepe sulla superficie del materiale. Poiché il microcemento è continuo, i movimenti causati dalle sollecitazioni delle basi o dagli sbalzi di temperatura possono rompere il prodotto. È fondamentale quindi assicurarsi di avere operatori che siano specialisti nell’applicazione del microcemento, dato che ci vuole molta esperienza e tecnica per padroneggiare l’uso di questo materiale.

D’altra parte, è altrettanto importante avere un prodotto ben congeniato, con una composizione interna che abbia un’elasticità sufficiente per attutire i movimenti che si possono verificare nella base, impedendo così che vengano trasferiti alla finitura e garantendo una buona resistenza a priori. La comparsa di graffi o macchie è un altro dei problemi che temono di più gli applicatori del materiale. Il materiale ha una buona resistenza all’attrito e all’usura quotidiana ma, se maltrattato o esposto troppo, può segnarsi e provocare graffi. Ad esempio, trascinare mobili pesanti su pavimenti in microcemento o inchiodare elementi taglienti può causare il deterioramento.

Macchie

Le macchie si presentano invece per diversi motivi: il primo può essere dovuto all’umidità ascendente  che può essere causata da una scarsa previsione del precedente trattamento del fondo. Di qui l’importanza di analizzare correttamente le basi poiché, se non sono ben impermeabilizzate e con una corretta finitura, possono dar vita a macchie durante o dopo la fine dei lavori. Un altro motivo, solitamente il più frequente, è dovuto allo scarso utilizzo dei sigillanti o alla loro scarsa qualità. Se non hanno la composizione corretta, non proteggeranno bene e quindi l’area sarà più esposta quando un liquido verrà versato sopra accidentalmente.

Un altro dei problemi più frequenti del microcemento è che, quando si ricoprono piatti doccia o piscine, possono presentarsi problemi di impermeabilità. È importante chiarire che il microcemento applicato nelle piscine non ha una funzione principale di impermeabilizzazione ma di decorazione. Per questo è importante che la superficie sia in perfette condizioni prima di applicare il rivestimento. Trattandosi di superfici all’aperto, sono esposte ad una maggiore usura in quanto a contatto costante con il cloro, la salsedine e il sole, che causano la perdita delle proprietà cromatiche nelle piscine. È molto importante, quindi, avere un prodotto che possa minimizzare il più possibile la perdita di materiale, anche se nel tempo tutti i materiali per esterni subiranno un naturale ed inevitabile deterioramento.

Microcemento: prezzo

Il prezzo del microcemento è compreso tra € 35 e € 90 al metro quadro e può essere determinato tenendo conto di 4 criteri classici. I primi due sono tangibili (manodopera e costo materiale) e gli ultimi due sono intangibili (professionalità e qualità). I fattori fondamentali per determinare il prezzo saranno quindi i seguenti:

  • Metri quadrati: ovviamente più sarà grande in termini di metratura la stanza su cui applicare il microcemento, più sarà ingente la spesa.
  • Condizioni della superficie: una parete o un pavimento in cattive condizioni richiedono una preparazione preliminare e un lavoro maggiore prima di iniziare con il posizionamento del microcemento.
  • Professionisti esperti: essendo un lavoro abbastanza delicato anche la manodopera è solitamente più costosa. Consigliamo di rivolgersi ad aziende e operai che lavorano esclusivamente in questo campo o che si occupano abitualmente di progetti simili.
  • Qualità dei materiali: di solito è legata al punto precedente in quanto si suppone che un buon professionista utilizzi materiali di qualità elevata per ottenere un lavoro ben fatto. Se si risparmia sul prezzo del materiale ci si ritroverà, con il tempo, a dover spendere una cifra ancora più alta per aggiustamenti e riparazioni.

Microcemento Mapei

L’azienda italiana, di proprietà della famiglia Squinzi, è diventata ormai un leader mondiale nel settore dell’edilizia. Sul sito internet della Mapei troviamo la sezione per la realizzazione di pavimentazione in micro cemento ad elevato effetto estetico su sottofondo in calcestruzzo fessurato. Si potranno acquistare prodotti come:

  • EPORIP: adesivo epossidico bicomponente, esente da solventi, per la sigillatura monolitica delle fessure nei massetti.
  • PRIMER SN: primer epossidico bicomponente fillerizzato e colorabile.
  • ULTRATOP LOFT: pasta cementizia monocomponente a grana grossa.
  • PRIMER LT: promotore di adesione acrilico per ULTRATOP LOFT e rasature cementizie.
  • MAPEFLOOR FINISH 58 W: finitura poliuretanica bicomponente, trasparente o colorata.

Ovviamente cimentatevi solo se avete un discreto livello di esperienza altrimenti lasciate eseguire il lavoro da professionisti del settore.

Microcemento Leroy Merlin

Sul sito e nei punti vendita Leroy Merlin potrete acquistare tutto ciò che vi serve per applicare il microcemento o semplicemente acquisire informazioni al riguardo. Sulla community della popolare azienda francese troverete vantaggi e svantaggi dell’applicazione del microcemento e anche i costi indicativi che si aggirano tra i 65 e i 90 euro a mq.

Come per le resine, anche la posa di un pavimento in cemento richiede una certa esperienza. È specificato che, se vuoi cimentarti con il fai da, è il caso di scegliere un prodotto autolivellante a grana fine che si deve miscelare, distribuire sul pavimento e si livella autonomamente. Sempre meglio però affidarsi a specialisti per evitare di combinare guai durante l’applicazione.

Microcemento Kerakoll

Anche la Kerakoll, una società per azioni italiana con costituita nel 1968, che produce malte e collanti per l’edilizia, offre sul proprio sito diverse sezione dove potrete reperire le materie prime per eseguire i processi di fessurazione della superficie, applicazione del microcemento e successiva protezione.

La sezione del sito internet denominata Kerakoll Design House offre un progetto integrato di design per interni composto da dieci materie innovative: dai cementi e resine per pavimenti e rivestimenti continui – come Cementoresina, Cementoflex e Cementocrudo – al parquet Legno+Color in tutti i formati; dai rivestimenti continui alle superfici continue in Microresina. Anche qui avrete l’imbarazzo della scelta e potrete scegliere le materie prime preferite oltre a consultare degli esperti del settore che potranno darvi le giuste dritte prima di iniziare ad eseguire il lavoro.

Microcemento: colori

Sebbene il colore predefinito del microcemento sia il grigio per la sua natura cementizia, attualmente è possibile trovare una cartella colori molto più ampia grazie all’aggiunta di pigmenti all’impasto che conferiscono al microcemento il colore desiderato. Poiché i clienti richiedono soluzioni sempre più avanzate, i produttori hanno dovuto evolversi per ottenere trame, finiture e colori che rispondessero a tale esigenza. Tieni presente che essendo un lavoro manuale, l’aspetto finale e la brillantezza del microcemento possono variare leggermente rispetto al colore che vedi in catalogo. Dipende da diversi fattori come le proporzioni del materiale o il fatto che si utilizzi per la sigillatura un rullo o una pistola.

Abbiamo già detto che il grigio è il più richiesto, tuttavia il microcemento bianco è molto utilizzato per dare luce e pulizia a qualsiasi stanza, invece il marrone è spesso utilizzato nei bagni e negli ambienti rustici. Il suo sistema di pigmentazione consente di realizzare qualsiasi colore personalizzato. Quindi è ideale per qualsiasi ambiente. Basta dare uno sguardo al catalogo colori di qualsiasi azienda e scegliere quello che meglio si adatta alla decorazione che hai in mente. In questo modo si possono ottenere ambienti originali e unici e finiture incredibili decorando ambienti anche con due o più colorazioni differenti di microcemento. I pigmenti maggiormente utilizzati per ottenere la varietà di colori sono tre:

  • Ossido di ferro: toni rossi, gialli, neri e loro derivati
  • di cromo: colori verdi
  • di cobalto: colore blu

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2 risposte

  1. Buongiorno,
    dopo qualche giorno dall’ installazione in bagno di microcemnto, mi sono comparse una grossa macchia e macchie più piccole. Ho chiamato subito l’ installatore per chiedere come mai. Mi ha giustificato il motivo perchè la ciabatta era bagnata e il microcemento ha assorbito e la macchia grande è stata causata dal tappeto umido, dopo essere uscita dalla doccia. A distanza di un anno le macchie non si sono assorbite. Ma non credo sia normale una giustificazione così? L’ installatore mi ha sempre confermato che sarebbe andata via. Mi potete aiutare?

    1. Le consiglio di far visionare il pavimento ad un ingegnere, architetto o geometra che potrà fare una perizia e stabilire le cause del lavoro eseguito in modo scorretto. In ogni caso l’impresa avrebbe dovuto avvisare sui tempi di asciugatura che ad esempio per un microcemento Sika possono arrivare a 7 giorni.
      Le consiglio anche di contattare un rappresentate della Sika che potrà illustrarle la corretta posa dei microcalcestruzzi.

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