Le piante grasse da esterno hanno sempre il loro fascino, e sono anche un’ottima idea d’arredo. Per arredare gli spazi esterni, vi sono molteplici soluzioni, ma se avete pollice verde e vi piacciono le decorazioni floreali, non potete non prendere in considerazione l’idea di arricchire il vostro esterno con questa meravigliosa categoria di piante.
Oltretutto, la questione si ricollega molto al piacere di stare in mezzo alla natura, di respirare aria pulita, e al gusto estetico che le piante grasse da esterno soddisfano, essendo relativa la questione del pollice verde. Il perché è presto detto: le piante grasse richiedono poca cura, e in particolare delle sporadiche innaffiature. Vi saranno comunque degli accorgimenti da dover prestare assolutamente, evitando di lasciare abbandonate le piante grasse a loro stesse.
Dove inserire le piante grasse da esterno
Valutiamo, per prima cosa, lo spazio che dovrebbe accogliere le piante grasse da esterno. Potrebbe trattarsi, ad esempio, di un giardino, o di un terrazzo. Un fattore del quale tener conto è certamente l’esposizione dello spazio esterno. Per esposizione si vuole intendere sia quella solare che quella relativa ai fattori climatici che interessano la zona di riferimento.
Le piante grasse da esterno dipenderanno molto dalle predette condizioni, proprio perché tra gli accorgimenti strettamente necessari, cui si accennava in precedenza, vi è per l’appunto la protezione dal freddo. Un terrazzo, un patio, che siano eccessivamente esposti a condizioni climatiche avverse, e anche con una certa frequenza, non sarebbero affatto luoghi da consigliare per queste piante. Lo stesso dicasi di un giardino che, malgrado tutto, potrebbe risultare anch’esso troppo esposto.
In giardino potrebbe comunque verificarsi che vi sia, per il resto, una vegetazione abbastanza fitta, e immettendo le piante grasse da esterno tra quella vegetazione, si potrebbe risolvere in buona parte il problema, mettendola di fatto al riparo. È importante che il freddo non sia eccessivamente intenso, anche se le piante grasse affrontano molto bene delle temperature piuttosto basse (bisogna guardarsi solamente dagli eccessi). Ci sono anche degli accorgimenti per allontanare i rischi di una sofferenza della pianta.
Coltivazione delle piante grasse da esterno
Le piante grasse da esterno trovano le proprie condizioni ottimali di coltivazione, in un terreno che sia poroso e ben drenato. In questo modo, se le piogge apportano umidità, le piante grasse saranno in grado di affrontare quel carico d’umidità. Come detto, richiedono di poche innaffiature, una ogni volta che il terreno sia asciutto. I terreni permeabili, meglio se sabbiosi, sono quelli indicati per la categoria.
Importante altresì evitare i ristagni dell’acqua. Oltre a non innaffiarle troppo spesso, i ristagni possono essere prevenuti anche con la pacciamatura del terreno: in pratica, si tratta dell’aggiunta di uno strato composto da paglia e foglie secche. Un sostituto delle foglie secche può essere la corteccia di pino.
Si era già fatto riferimento all’esposizione solare. Quest’ultima dovrà essere notevole, perché le piante grasse amano la luce diretta del sole. Per favorirne l’esposizione, assicuriamoci che le piante grasse, che siano in balcone, terrazzo o giardino, siano rivolte verso sud (dove batte il sole per la maggior parte del tempo, nell’arco della giornata). Se le condizioni climatiche sono buone nel complesso, ma capitano nel corso dell’anno delle gelate (diurne, ma soprattutto notturne), in quegli stessi periodi meglio proteggere le piante grasse da esterno con appositi teli protettivi.
Quali piante grasse da esterno scegliere?
Veniamo all’assortimento da considerare, ai fini di una scelta. Vi sono delle specie particolarmente resistenti al freddo, che potranno attraversare molto meglio il freddo di questa stagione. Sarebbe opportuno rivolgersi preferibilmente verso di esse. Il bello è che più sono resistenti, meno sforzo si dovrà prestare per avere sempre delle piante grasse belle a vedersi nel proprio spazio esterno.
Il cactus, tra le piante grasse da esterno, è senz’altro quella più conosciuta. Ed è anche la più idonea ad attraversare il freddo invernale con facilità, addirittura resistendo a temperature fino a 10 gradi sotto lo zero. Si può puntare, diversamente, sull’aloe vera, anch’essa piuttosto famosa e diffusa. Con l’aloe vera, bisogna prediligere la luminosità, ma non l’eccessiva esposizione solare. Si riscontra qui un’eccezione a quanto fatto presente per l’intera categoria.
Un’altra idea è data dall’agave, richiedente una quantità estremamente ridotta di acqua. Il suo aspetto è molto suggestivo, con la pianta che si sviluppa in altezza. Se coltivata in vaso, ad ogni modo, non supera un’elevazione di 3 m. Molto apprezzata anche l’echeveria, l’ideale se si vuole arredare l’esterno con una variegazione di colori, grazie alle sue fioriture che vanno dal grigio al verde, passando per il grigio-azzurro e il rosa. Questa pianta è più delicata e richiede delle maggiori attenzioni, come quella del telo traspirante per preservarla dal freddo abbastanza intenso, ma comunque ne vale la pena.
Il sedum palmeri è una pianta grassa da esterno con pochissime pretese. Dato che dovrà stare all’esterno, in inverno non necessita di annaffiature, ma si accontenta delle precipitazioni, e l’esposizione solare parziale, in termini di tempo, sarà più che sufficiente: poche ore al giorno basteranno, evitare quindi l’esposizione prolungata. Il sedum palmeri emette fioriture molto colorate e variegate.
A chiudere in bellezza la rassegna, la jovibarba, una delle piante della categoria più resistenti (il nome deriva da “Barba di Giove”), si adatta ad ogni clima e all’ambiente in cui viene coltivata. Non facciamole mancare l’acqua, appena nel momento in cui il terreno diviene totalmente asciutto.
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