C’è una piastrella per ogni bagno: potremmo così sintetizzare il concept che vogliamo approfondire. Ovvero, la scelta delle piastrelle per bagno quando si deve ristrutturare l’ambiente, è fondamentale, specie se si vuole coniugare design e funzionalità. E, quindi, il tipo di rivestimento a sua volta è un elemento imprescindibile di cui tenere conto. Si potrà optare, per esempio, per materiali che siano facili da pulire, belli da vedere e resistenti all’usura; si potranno scegliere tinte unite o a fantasia, se si vuole creare una cornice più suggestiva (come, per esempio, rendere il proprio bagno una sorta di spa domestica in cui rilassarsi). Ma vediamo nel dettaglio quali sono le tendenze del momento e quali regole seguire per fare la scelta giusta.
Tra le ultime tendenze spiccano principalmente le piastrelle di grandi dimensioni, in gres porcellanato ad effetto marmo o pietra, in quanto donano un tocco di raffinatezza ed un mood molto versatile, dato che si adattano tanto in contesti tradizionali quanto in quelli più contemporanei. Così come per i colori, si può optare per delle tonalità neutre, ma anche per colori chiari o scuri a seconda che si voglia dare un senso di “profondità” al bagno o un tocco luxury.
Una volta passate in rassegna le tendenze del momento, vediamo quali sono le “regole” da seguire se non si vogliono commettere un errore nella scelta del tipo di piastrelle più indicate per il bagno.
Le 5 regole per non sbagliare la scelta delle piastrelle per bagno
Dunque, quando si vuole ristrutturare un bagno, la prima scelta ricade proprio sul tipo di piastrelle da avere per coniugare il punto di vista estetico con quello della funzionalità, senza mai tralasciare il proprio tocco personale. Nel vagliare le opzioni entrano in gioco alcuni fattori, come le dimensioni della stanza, il budget, il proprio gusto, il tipo di materiale etc. Ma, ci sono 5 “regole” base da seguire:
1) Dimensioni delle piastrelle, da valutare attentamente. Per esempio, delle piastrelle grandi possono dare all’ambiente un aspetto più ampio;
2) L’altezza delle piastrelle, cioè a seconda del look da dare all’ambiente si sceglierà di rivestire completamente la parete, se ad esempio si desidera dare un tocco moderno, oppure fermarsi a ¾ per un aspetto più classico;
3) Pulizia e materiali: due aspetti correlati. La ceramica, per esempio, è un materiale molto più facile da pulire rispetto alla pietra, che tende a “trattenere” lo sporco;
4) Concentrarsi su un unico punto focale, ovvero lasciare spazio ad un particolare design con qualche pennellata di colore più strong, ma limitarsi ad un solo dettaglio “bold”, mantenendo gli altri rivestimenti più neutri;
5) Per creare uno schema perfetto, seppur sia complesso, bisogna limitarsi a combinare al massimo 3 tipi di piastrelle: uno per il pavimento, uno per i dettagli ed uno per le pareti, prediligendo principalmente un’unica palette di colori al fine di evitare un effetto fin troppo pesante o disarmonico.
In conclusione, per scegliere con criterio bisogna tener conto dei vari elementi, dapprima nella loro singolarità e poi nella combinazione complessiva, così da avere una stanza da bagno dall’aspetto armonico in cui ogni pezzo sia perfettamente combinabile con un altro.