I vincitori del Premio Pritzker negli anni
Questa nuova serie di articoli, in attesa dell’apertura del Salone internazionale del Mobile, è dedicata alle personalità del mondo dell’architettura che, negli anni, hanno ricevuto il prestigioso Premio Pritzker (il così detto Nobel dell’architettura); iniziamo dai vincitori di quest’anno.
Il Premio Pritzker 2017 è stato assegnato al gruppo di architetti spagnoli RCR Arquitectes: iniziamo dicendo che è la prima volta, dalla sua fondazione risalente al 1979, che il Pritzker viene assegnato ad un gruppo composto da tre professionisti: trattasi dei catalani Rafael Aranda, Carme Pigem e Ramon Vilalta. I componenti del gruppo, dopo essersi laureati presso l’Escola Tecnica Superior d’Arquitectura del Vallès nel 1987, fondarono l’anno successivo lo studio RCR Arquitectes, che è attivo da trent’anni ad Olot, Catalogna (città natale dei tre architetti); la loro produzione spazia in tutti i campi del costruito, passando da edifici pubblici a privati, da istituzioni culturali e scolastiche a musei e biblioteche.
Per riassumere la poetica compositiva di RCR abbiamo scelto due opere significative, realizzate entrambe in Spagna.
La prima opera è la riqualificazione dello spazio pubblico La Lira, a Ripoll: a seguito della demolizione del Teatro Lira, nel quartiere storico della cittadina di Ripoll, si è venuto a creare un vuoto urbano; in questo nuovo spazio, in affaccio sul fiume Ter, gli architetti hanno creato una piazza coperta, atta a svariate tipologie di attività, oltre ad uno spazio esterno fruibile dai residenti e una sala polivalente al piano seminterrato. L’arrivo al nuovo spazio urbano avviene tramite una passerella sul fiume, anch’essa progettata da RCR e realizzata in acciaio corten, da cui si può apprezzare a pieno la volontà degli architetti di creare in questo spazio una simbolica porta di accesso alla città vecchia: la scelta del materiale poi, enfatizza il ricordo del passato metallurgico di Ripoll.
La seconda opera è la realizzazione di uno spazio annesso al ristorante Les Cols a Olot: la volontà di RCR Arcquitectes era quella di creare uno spazio semi aperto, che evocasse l’atmosfera di un picnic in campagna; il terreno è stato scavato così da rendere l’ampliamento meno invasivo ed enfatizzare la vista sulla campagna circostante. Il nuovo spazio così creato, che può ospitare centinaia di persone, è coperto tramite una struttura trasparente e leggera, dove le catenarie in acciaio di sostegno, conferiscono un aspetto di “fluttuante” allo spazio interno, mentre il materiale acrilico quasi invisibile utilizzato per la realizzazione dei mobili, enfatizza la presenza del paesaggio circostante.
La motivazione che ha portato la giuria alla scelta di RCR è stata che, in un mondo dominato dalla globalizzazione, in cui vi è il rischio della perdita delle proprie radici, i tre architetti spagnoli hanno invece dimostrano come sia possibile restare legati alle tradizioni e alla cultura d’origine, aprendosi nello stesso tempo al resto del mondo.
Arch. Elena Valori