Quando si intraprende la strada della ristrutturazione, intervenire sull’impianto elettrico è tra i principali lavori da prevedere a livello progettuale. Si tratta di un aspetto molto spesso trascurato. Non tutti infatti sanno che può fare la differenza ai fine del comfort e dell’arredamento dell’abitazione. Per questa ragione è consigliabile pianificare parallelamente la disposizione degli arredi e l’impianto elettrico . Predisporre il tutto sin dall’inizio risulta la scelta più saggia.
L’impianto elettrico deve essere pianificato con estrema attenzione. Sapere dove collocare spine, prese elettriche e interruttori è fondamentale per la disposizione di mobili ed elettrodomestici. In Italia esiste una normativa che prevede specifiche linee guida da seguire sulla base dei diversi parametri della casa. Ecco perché, compatibilmente con le proprie idee in fatto di design, è necessario rispettare quanto viene specificato dalle norme in vigore.
In tema di ristrutturazioni si deve osservare il complesso edilizio da ristrutturare e che necessita di specifici interventi, ma anche le singole parti della struttura e i complementi che possono essere e venir inseriti al suo interno o all’esterno, un esempio è il videocitofono senza fili, un componente moderno, utile, semplice nella sua installazione e pratico, inoltre tale componente garantisce livelli di sicurezza che altri sistemi ed altre tecnologie (prevalentemente del passato) non riuscivano a garantire, quindi se state pensando ad una ristrutturazione e non avete un citofono senza fili potete pensare a tale installazione.
Una cosa è certa. La realizzazione di un impianto elettrico non è un lavoro adatto al fai da te o a mani poco esperte poiché occorrono competenze tecniche di un certo tipo. Bisogna sapere esattamente quale materiale elettrico acquistare affinché un impianto risulti efficiente e rispetti i canoni di sicurezza indicati dalla normativa CEI. Di seguito alcuni dei requisiti necessari alla sua realizzazione:
- la dotazione di un dispositivo salvavita con annessa protezione diretta dei suoi componenti. Gli impianti, così come le relative protezioni, vanno definiti tenendo conto di quelle che sono le caratteristiche dell’ambiente.
- La presenza di interruttori magnetotermici che entrano in gioco in caso di eventi improvvisi come cortocircuiti e sovracorrente.
- cavi elettrici ordinati all’interno delle apposite canaline, sotto traccia oppure a vista. La sezione dei cavi dovrà essere proporzionata alla potenza dell’impianto elettrico, elemento che andrà calcolato in base al numero di inquilini, agli elettrodomestici e alle dimensioni della casa.
- Suddivisione dell’impianto elettrico per poterne eventualmente isolare la parte affetta da un malfunzionamento.
- Prese e interruttori fissati al muro e dotati delle apposite placche. Le prese volanti sono assolutamente da evitare in quanto riducono – e non poco – la sicurezza di un impianto
Naturalmente, una volta pianificati e realizzati, saranno necessarie periodiche verifiche impianti elettrici per mantenere alto il livello di efficienza e di sicurezza dell’appartamento. Inoltre il professionista che ha eseguito l’installazione e/o le modifiche dovrà rilasciare il cosiddetto certificato di conformità, documento che indica come è stato strutturato l’impianto, i materiali elettrici utilizzati, dove è collocato e i relativi richiami alle norme vigenti. È bene ricordare che grazie al Bonus Ristrutturazioni previsto per quest’anno è possibile ottenere alcune importanti agevolazioni fiscali anche solo per la messa a norma dell’impianto.
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