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La Statua di Cristo in Armenia: la più alta al mondo, religione e polemiche

Nel mondo sono stati costruiti diversi monumenti che fanno riferimento al Cristianesimo, i più famosi sono il Cristo Redentore del Brasile (alto 38 metri) posto sulla Cima del Corcovado nella turistica città di Rio di Janeiro e il colossale Cristo Re, sito in Polonia a Świebozin, che dal 2010 attira migliaia di visitatori. A battere il record di queste meraviglie dell’architettura a stampo cristiano però è una costruzione che presto accoglierà turisti di tutto il mondo, si tratta della Statua di Cristo in Armenia.

Al riguardo quella che sarà la statua di Cristo più alta del mondo ha suscitato grande interesse sia a livello locale che internazionale ma anche polemiche per via dello scempio ambientale e della corruzione associata all’opera in sé.

Statua di Cristo in Armenia
Statua di Cristo in Armenia

Questa imponente scultura, alta 33 metri, si erge su un piedistallo di 44 metri su una collina nei pressi della città di Abovyan, nella provincia di Kotayk, per un’altezza totale di 77, rendendo il monumento la statua più alta di Cristo eretta nella nazione che per primo ha adottato il cristianesimo, nel lontano IV secolo b.c. La costruzione si erge su un sito archeologico scoperto nel 2019, appartenente al II millennio A.C.

Inoltre la statua di Gesù Cristo in Armenia non solo rappresenta un simbolo religioso di grande importanza per la comunità cristiana del paese, ma è anche destinata a diventare una delle principali attrazioni turistiche. Tuttavia alcune fonti citano che si discosta dall’antichissima tradizione ecclesiastica della chiesa armena.

Un Simbolo di Fede e Resilienza

L’Armenia, che è storicamente il primo paese ad aver adottato il cristianesimo come religione di stato nel 301 d.C., vanta una ricca tradizione cristiana.

Armenia
Armenia

La costruzione della statua più alta di Cristo riflette la profonda devozione del popolo armeno per la loro fede e la volontà di preservare e promuovere il patrimonio cristiano in un mondo sempre più secolarizzato.

La statua è dedicata a Gesù Cristo, rappresentato con le braccia aperte in un gesto di benedizione e accoglienza. Questo gesto simboleggia l’abbraccio di Cristo a tutta l’umanità, sottolineando un messaggio di pace e unità.

Caratteristiche architettoniche e costruttive della Statua di Cristo armena

Il Cristo Redentore armeno è stato realizzato in bronzo e cemento, materiali scelti per garantire durabilità e resistenza nel tempo. Inoltre è ricoperto di fosforo, che lo renderà splendente durante la notte.

L’altezza di 33 metri non è casuale; essa simboleggia gli anni di vita di Gesù Cristo sulla Terra.

Alla base della Statua di Cristo, vi è una piattaforma che offre una vista panoramica mozzafiato sulla valle sottostante e sulle montagne circostanti, rendendo la visita non solo un’esperienza spirituale, ma anche un’opportunità per apprezzare le bellezze naturali dell’Armenia.

Il progetto è stato finanziato da donatori privati, molti dei quali armeni della diaspora, desiderosi di contribuire alla conservazione del patrimonio culturale e religioso del loro paese d’origine.

L’artista e scultore dietro questa colossale opera è Vighen Avetis, noto per il suo stile che unisce elementi tradizionali armeni con influenze contemporanee.

Un Nuovo Polo di Attrazione Turistica

Oltre al suo significato religioso, la statua di Cristo in Armenia è destinata a diventare un’attrazione turistica di rilievo.

La sua posizione strategica, vicino alla capitale Yerevan, la rende facilmente accessibile per i visitatori.

Si prevede che l’imponente monumento attirerà pellegrini e turisti da tutto il mondo, contribuendo allo sviluppo economico e culturale della regione.

Infine, la statua di Cristo più alta del mondo in Armenia non è solo un’opera d’arte monumentale, ma anche un potente simbolo di fede, speranza e unità per il popolo armeno. Essa è un ponte tra passato e futuro, tra tradizione e modernità, e si pone come una testimonianza visibile della resilienza di una nazione che ha attraversato numerose sfide nel corso della sua storia millenaria.

Total Design, La Redazione

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