Copenaghen, anche detta Copenhagen in inglese, è la capitale della Danimarca, chiamata København nel linguaggio locale. Una metà ambita, conosciuta in tutto il mondo anche come la città più ecosostenibile d’Europa, grazie al riconoscimento del 2014. Copenaghen è un punto strategico fin dai tempi dei Vichinghi, che sfruttavano questa zona per l’esplorazione dei mari. Situata sulle isole Selandia e Amager, il nome di questa capitale è una corruzione danese di Køpmannæhafn, che significa Porto dei Mercanti. L’etimologia del nome inglese per la città, Copenhagen, deriva invece dalla lingua basso-tedesca Kopenhagen.
La storia di questo centro danese ha inizio con il suo fondatore, il vescovo Absalon, che nel 1167 trasformò Havn, un semplice centro cittadino di pescatori, a partire dalla costruzione di una fortificazione. Questa opera diede vita a una vera e propria cittadella, vicina al castello di Christiansborg. La crescita di Copenaghen continuò poi fino al 1343, quando venne scelta dal re Valdemar Atterdag come nuova capitale della Danimarca. Dopo un periodo di incursioni e attacchi da parte di tutta Europa, la capitale danese all’inizio del 1900 assistette a un grande sviluppo culturale. Qui nacquero alcuni degli artisti più celebri dell’epoca, come lo scrittore Hans Christian Andersen o lo scultore Thorvaldsen.
Dopo questa parentesi storica, vediamo quali sono le attrazioni da vedere a Copenhagen, le attività da fare, l’architettura contemporanea e gli aspetti da prendere in considerazione se si vuole vivere qui.
Copenaghen: cosa vedere
Tra le cose da vedere a Copenaghen, dobbiamo partire da uno dei luoghi più celebri della città: Nyhavn. Si tratta dell’antico porto della città danese, attivo come centro commerciale fino al 1950 e oggi uno dei quartieri più amati e frequentati della città. Da sempre rifugio per scrittori e marinai, compreso Andersen, è ormai diventato il centro turistico e pittorico di Copenhagen.
Nyhavn venne scavato come canale artificiale nel 1671, per permettere ai mercanti di raggiungere il centro della città direttamente dal porto. Il posto è particolarmente amato dai turisti perché le case colorate in perfetto stile danese creano un’atmosfera unica nel suo genere.dalle barche in legno che costeggiano le sponde del canale fino all’enorme ancora, monumento che commemora i marinai danesi che hanno perso la vita durante la seconda guerra mondiale.
Dal canale ricco di negozi, bar e ristoranti, passiamo a un luogo ricco di divertimento: i Giardini di Tivoli. Stiamo parlando di uno dei parchi di gioco più antichi al mondo, con una inaugurazione che risale al 1843. Qui, per esempio, possiamo trovare uno degli ottovolanti in legno più vecchi al mondo ancora oggi in funzione. L’accesso è di circa 18€ per gli adulti e 8€ per i più piccoli. Oltre al parco e alle sue attrazioni, nei giardini troviamo edifici con strutture risalenti alle vecchie fortificazioni. All’ingresso si trova il Teatro della Pantomima, una costruzione in stile cinese che prese il posto di un teatro più piccolo e più vecchio.
La sirenetta è un simbolo di Copenaghen in tutto il mondo. Una statua in bronzo, costruita su ispirazione della celebre fiaba della Lille Havfrue (sirenetta in danese) di Andersen, da Erksen. La commissione per la scultura arrivò da da Carl Jacobs, proprietario della fabbrica di birra Carlsberg, rimasto colpito da un adattamento della fiaba come balletto e desideroso di abbellire la sua città. Nel momento della metamorfosi definitiva, da sirena a umana, la romantica creatura del mare si trova all’imbocco del porto, sul molo di Langeline, rivolgendo al mare uno sguardo malinconico.
Copenaghen: cosa fare
Una tappa per conoscere la storia di Copenaghen passa dal Palazzo di Christianborg, un edificio storico sede del parlamento danese. Qui troviamo anche l’ufficio del Primo Ministro e la Corte Suprema della Danimarca. Oltre alle aree utilizzate dalla famiglia reale danese, la struttura possiede la torre più alta di Copenaghen ed è visitabile a un costo di circa 30€. Per rendere ancora più interessante il nostro viaggio a Copenhagen, dobbiamo inserire nel nostro planning una visita a Christiania.
Stiamo parlando di una quartiere anarchico unico nel suo genere, soprattutto nel panorama europeo, nato a partire dagli anni 60 del secolo scorso. Un esperimento sociale oltre che collettivo hippie: queste sono solo alcune delle caratteristiche che attirano qui l’attenzione. La cittadella di Christiania dista circa 4 chilometri dalla stazione centrale e dal parco dei divertimenti di Tivoli. Facciamo attenzione a rispettare la privacy e immergiamoci in questa isola felice.
Una passeggiata per Strøget è un’altra delle cose da fare nella capitale danese. Si tratta di un’isola pedonale situata nel centro storico della città, in cui scoprire piccole botteghe tipiche della zona. Jorks Passage, realizzato a partire dal 1893, è il passaggio più caratteristico della zona. Infine, per parlare di alcuni dei musei più interessanti della città, troviamo senza dubbio il Designmuseum Denmark. In questo museo, dedicato interamente al design e all’arredamento industriale oltre che alle arti applicate, possiamo ammirare numerose opere in perfetto stile minimal.
Copenaghen: Architettura Contemporanea
Negli ultimi anni, le capitali del Nord Europa sono diventate meta di viaggi di architettura in virtù non solo del loro patrimonio artistico storico, ma anche per le eccezionali architetture contemporanee che queste città ospitano. Copenhagen, capitale della Danimarca, è una di queste città. Collegata dal 2001 con la Svezia grazie al ponte sull’ Öresund, anch’esso molto interessante dal punto di vista strutturale, il nostro viaggio nelle architetture contemporanee di Copenhagen inizia con l’ampliamento della Royal Library, per poi proseguire.
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The Black Diamond
Conosciuta anche con il nome di “The Black Diamond“, questo ampliamento della storica Royal Library rappresenta un punto di rottura rispetto all’edificio storico preesistente. Inaugurato nel 1999 l’edificio progettato dall’architetto danese Schmidt Hammer Lassen è composto da due volumi cubici leggermente inclinate lungo l’asse stradale. Al centro di questi due volumi si trova l’atrio di ingresso che si sviluppa per tutta l’altezza dell’edificio, creando dei balconi ad ogni livello. La parete esterna dell’atrio è completamente vetrata, così da poter vedere il mare. Il collegamento fra il nuovo e il vecchio edificio è garantito tramite tre ponti.
Ordrupgaard
A Chartottenlund, una cittadina a pochi chilometri da Copenaghen, si trova l’ Ordrupgaard è un importante museo dedicato all’arte del XIX e XX secolo; fondato nel 1918, il museo è ospitato in una villa dei primi del novecento e, dal 2005, in un nuovo ampliamento progettato da Zaha Hadid. L’edificio su due livelli dalle forme fluide adiacente alla vecchia villa, è frutto della volontà di “sfumare” la tradizionale separazione tra gallerie espositive, spazi di circolazione, giardino e paesaggio circostante.
Per rinforzare quest’idea, Zaha Hadid scelse di costruire l’edificio usando un cemento addizionato con polveri vulcaniche scure, creando così una struttura il cui colore cambia dal grigio al nero a seconda delle condizioni di luce e dell’ora del giorno, per meglio integrarsi con il contesto circostante. Il museo vedrà inoltre un nuovo ampliamento che terminerà nel 2019.
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8 House
Concludiamo il nostro “tour” rientrando a Copenhagen per la visita al complesso residenziale 8 House ( o 8 Tallet): il nome del complesso, dovuto proprio alla sua conformazione planimetria a forma di otto, è stato realizzato dallo studio di architettura BIG.
Si tratta di uno dei più grandi insediamenti residenziali e commerciali realizzati in Danimarca, con la particolarità di avere un percorso ciclabile e pedonale continuo, che permette di accedere dal piano terra fino al decimo piano, con accesso alle diverse residenze. Il complesso di sviluppa intorno a due cortili, divisi dalla costruzione centrale a croce destinata ai servizi comuni. I corpi di fabbrica hanno altezze diverse per sfruttare al meglio la luce naturale. L’aspirazione dei progettisti era quella di realizzare non un blocco di case e negozi di tipo tradizionale, ma un quartiere urbano a strati orizzontali, con tre tipologie di case moderne diverse e negozi al dettaglio, collegati dal percorso pedonale continuo e dalla pista ciclabile.
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Vivere a Copenaghen
Vivere a Copenaghen è possibile? Come abbiamo già accennato all’inizio di questo articolo, ci sono alcune caratteristiche della capitale danese che la differenziano rispetto al resto d’Europa. Al primo posto, la grande attenzione a tutto ciò che può rendere più ecosostenibile la vita. Questo significa che i mezzi di spostamento sono efficienti ma allo stesso tempo progettati in ottica Green. La maggior parte dei danesi si sposta a piedi o in bicicletta, per ridurre le emissioni di auto e mezzi pubblici.
La burocrazia è quasi totalmente digitalizzata e lo Stato prendere numerose erogazioni di aiuti individuali, a partire dai diritti di previdenza sociale. Molto elevati anche i livelli di welfare, oltre all’attenzione rivolta alla meritocrazia anche in ambito lavorativo. Il costo della vita a Copenhagen è particolarmente elevato ma ben proporzionato agli stipendi di chi in Danimarca ci vive e ci lavora. Dal punto di vista economico e lavorativo, appurate le possibilità a seconda del settore di appartenenza, sono piuttosto positive.
I lati negativi che è importante prendere in considerazione, soprattutto con soggiorni di breve durata prima di decidere un trasferimento vero e proprio, hanno a che fare con le diverse tradizioni culturali. I danesi sono piuttosto introversi rispetto a chi proviene dall’Italia, non sono molte le iniziative culturali organizzate a Copenhagen e non troppa è l’attenzione riservata alla vita sociale. Inoltre, il clima è piuttosto invernale: poche ore di luce, molte di buio.
Arch. Elena Valori